venerdì 31 dicembre 2010

Resoconto 2010

Anche quest'anno se ne è andato.
Podisticamente parlando come è andata ?
Direi che non è andata benissimo: l'anno l'ho iniziato con un overtraining che mi ha portato alla periostite tra febbraio e marzo, proprio nel pieno della preparazione alla maratona di Parigi.
Sono riuscito comunque a prepararla e a finirla con un'ottima prestazione, di una manciata di secondi sopra il mio personal best.
Naturalmente i chilometri ho dovuto ridurli e mi sono trascinato alle ferie estive avendo corso una maratona (Parigi), una mezza (Portofino) e qualche garetta veloce (Fosso bergamasco).
Alla ripresa degli alleamenti ho cominciato molto prudentemente a prepararmi per la Maratona di Venezia che ho corso regolarmente, aggiungendo un paio di mezze, Monza prima e Riva del Garda poi.
Nel frattempo la periostite è regredita decisamente e adesso è solo un lieve fastidio in alcuni momenti.
Chiudo con 1.915 km corsi (372 in meno rispetto al 2009) e senza neanche un personal best.
Felice comunque di essere uscito da un tunnel, quello della periostite, che mi ha limitato non poco e che mi ha reso consapevole di non essere immune agli infortuni.
Adesso cerco di correre meno, senza strafare, per continuare a farlo.
Buon anno a tutti e che il 2011 sia sempre di corsa!

domenica 26 dicembre 2010

Non l'avrei mai detto

Stamattina uscita per un bel lungo da 25K.
Come al solito sotto una pioggia battente trasformatasi dopo una mezzoretta in una fitta nevicata che tendeva ad "appiccicarsi" addosso.
Come sempre, anche se è domenica , fa freddo, è presto, le condizioni meteo sono pessime, incontro una decina di runners.
A sorpresa oggi almeno la metà erano di quella "razza" che si vede solo in primavera.
Si proprio quelli vestiti con la giacca a vento a 20°C !
Riconoscibili, oltre che dall'abbigliamento inopportuno, sopratutto da quello che hanno ai piedi: si va dalle All Star alle snickers da passeggio.
Mai avrei detto però di trovarli per strada stamattina.
Che siano i sensi di colpa per quello che hanno divorato ieri?
Tanto ci scommetterei che oggi a tavola avranno esclamato: tanto sono andato a correre e quindi posso riabbuffarmi ......

venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale

... e speriamo che il tempo cambi.
Gli  ultimi 10 giorni li ho passati a correre tra strade innevate e strade modello "risaia".
Non ne posso più di arrivare a casa con due piscine ai piedi!

domenica 12 dicembre 2010

Maratona di Barcellona

Ebbene si.
Sarà Barcellona la mia prossima maratona.
Sarà la quinta e tra poco inizieranno i lunghissimi.
L'appuntamento è per il 6 marzo 2011, ma questo è il momento di costruire il fisico e pianificare a tavolino gli impegni.
Chiaramente pero di inserire qualche altra competizione nel frattempo, qualche mezza che mi dia un pò di brio alle gambe.
Nei prossimi giorni mi studierò il calendario, penso di riuscire ad inserirene da 2 a 4.

lunedì 6 dicembre 2010

Primo lungo

Dopo Venezia non avevo ancora corso un allenamento oltre i 20k, e mi sembrava il caso di iniziare a farlo, visto che l'appuntamento con la prossima maratona dista esattamente 3 mesi.
Vi dirò più avanti dove mi sono iscritto, da ormai un mese a questa parte.
Così ieri mattina, nonostante la colonnina di mercurio segnasse -2 (!), sono uscito, contento che almeno per questa domenica non pioveva.
Tutto è andato liscio, media di 4:43/km, senza alcun tipo di rifornimento. L'unico problema è che la Mizuno Breath Therm non ha fatto il suo dovere fino in fondo e lo stretching di fine allenamento l'ho fatto praticamente... sul water.

domenica 28 novembre 2010

Il periodo del cazzeggio

In realtà non è proprio così, però è molto raro che salti una domenica mattina di corsa.
Domenica scorsa è stato così, mi sono alzato, ho guardato fuori dalla finestra, e la pioggia battente mi ha convinto che potevo saltare l'allenamento.
Sinceramente non ho impegni in corsa nel breve periodo, quindi penso che ogni tanto faccia bene tirare un pò il fiato.
Poi in settimana ho avuto dei sensi di colpa e le due uscite si sono allungate di 2 Km rispetto al consueto.
Oggi invece uscita tranquilla di 19,5 Km alla media di 4:41, naturalmente... sotto la pioggia, e con le colline imbiancate a partire da un centinaio di metri rispetto al mio piano di corsa.
Mi sa che tra poco mi toccherà uscire con le ciaspole!
Poi di corsa a casa per mettermi comodo davanti alla TV a vedere la Firenze Marathon e a pensare come sia stato fortunato l'anno scorso a correrla all'asciutto.

martedì 16 novembre 2010

Garda Trentino Half Marathon

Eccomi qua a raccontare un'altra tappa della mia vita da runner, anche se "solo" per una mezza.
Partenza prima dell'alba da casa con la tribù e via sull'autostrada in direzione lago di Garda, per poi cominciare la lenta e tortuosa risalita del lago fino ad arrivare in quel di Riva del Garda.
Il viaggio è durato poco meno di 2 ore e arrivo verso le 8:30 al palameeting dove ritiro il mio pettorale e poi vado in perlustrazione per capire dove si trovi la partenza.
Ho un pò di fastidio ai glutei, sopratutto al destro, dovuto sicuramente ai lavori di casa del giorno prima che mi hanno impegnato piegato per due ore.
Poco male, sono sicuro che quando si scalderà passerà.
Torno al palameeting per prepararmi e per depositare la borsa, poi vedo la coda per il bagno e decido, come sempre, di cercarmi un bagno un pò più ... naturale.
Manca ancora mezzora al via ed inizio a scaldarmi lentamente e bene, voglio partire con meno fastidio possibile ai muscoli che sento incazzati.
Sono le 9:45 e mi dirigo in direzioe partenza, purtroppo non ci sono le griglie e i 3000 atleti si trovano mischiati, ognuno con i suoi tempi, lenti e veloci tutti insieme: capisco che sarà un puttanaio terribile alla partenza.
E così sarà!
Allo sparo non si riesce a correre, la strada è stretta, perdo secondi che poi cerco di recuperare alzando la velocità.
Poi, dopo 500mt inizio ad avere il mio spazio e cerco di stabilizzare il ritmo.
Il paesaggio è bello, privo di traffico e giro al 10° km a 42:00, buono,  posso fare una buona gara.
Si passa poi per Arco di Trento e poi ci si immette sulla lunga ciclabile che aggira la collina di Riva del Garda.
Invidio chi può allenarsi su certi percorsi.
Inizio però a sentire un pò di stanchezza e quando arrivo al lungo lago capisco che il personale non lo farò: poco male, non era preventivato.
Soffro i saliscendi finali, poi mi butto nel centro storico di Riva, dove il folto pubblico mi accompagna al traguardo: 1h 30min 02 sec.
Ottimo tempo, peccato non aver rotto il muro dell'ora e trenta, ma sono contento così.
Organizzazione buona, forse gli spazi iniziano ad essere un pò troppo stretti per tutti questi runners.

sabato 13 novembre 2010

Domani Mezza

E' un poò che non aggiornavo il blog, ma gli impegni di lavoro in questo periodo sono piuttosto intensi.
Nonostante ciò, nonostante la trasferta in Germania di 3 giorni, e nonostante il rilassamento post-marathon sono riuscito comunque ad allenarmi con discreta costanza.
Domenica scorsa ho corso per una ventina di chilometri e tutto è stato ok.
In settimana sono riuscito a fare un poò di lavori di qualità cercando di alzare la velocità e devo dire che, nonostante la maratona l'avevo corsa solo una quindicina di giorni prima, la risposta è stata buona.
Solo dopo 15K i miei muscoli iniziano ad incazzarsi un pò.
Domani saròin quel di Riva del Garda per una mezzamaratona e sono curioso di vedere come riesco a correrla.
Aspettative?
Ripetere l'1:33 di Monza mi andrebbe bene, per il personale ci pensiamo un'altra volta.

domenica 31 ottobre 2010

Venezia a freddo

Ad una settimana da Venezia, stamattina nella mia seconda uscita dopo la maratona (la prima solo giovedì per 8K scarsi), i 17 Km corsi mi hanno aiutato ad isolarmi un pò dallo stress lavorativo della settimana e a ripensare alla Venice Marathon di domenica scorsa.

Ripensando alla gara la dividerei in 3 parti:
  1. avvicinamento a Venezia a fianco del Brenta, un bel percorso, forse ad un certo punto un pò noioso
  2. Mestre tra città, parco e l'inferno del ponte della Libertà
  3. Venezia: l'apoteosi
Mi permetto di dire che se non fosse per gli ultimi due km spettacolari sia dal punto di vista scenografico che dal punto di vista del pubblico, non sarebbe stata poi sta gran maratona come me la aspettavo.
Però tutto è andato bene: il meteo, il soggiorno, il mio tempo (un discreto 3:24) e l'organizzazione, anche se da più parti ho sentito delle lamentele, io personalmente non ho nulla da dire, forse un pò di carenza di integratori nella prima parte della gara.
Altra nota negativa il mancato passaggio in Piazza S.Marco causa acqua alta, ma qui la colpa non è di nessuno, solo casualità.
La rifarei?
Dovessi scegliere di rifare una italiana sicuramente rifarei Roma.
Ricordo della vigilia: Stefano Baldini all'expo, un ex campione che mancherà allo sport italiano.

lunedì 25 ottobre 2010

25^ Venice Marathon

Il giorno della mia Venice Marathon inizia alle 5:30, complice una notte travagliata per quello che ho mangiato la sera prima e sopratutto per la tensione pregara.
Scendo a fare colazione con gli amici che alloggiano nel mio stesso albergo, solita colazione come sempre ho fatto prima dei miei lunghi e poi in camera a prepararsi.
Ci spostiamo a piedi verso piazzale Roma, fortunatamente siamo vicini e fortunatamente abbiamo una convenzione che ci assicura un posto a sedere su un pullman granturismo fimo alla zona partenza.
Vediamo partire chi non ha questa convenzione, sono stipati in piedi sui pullman che solitamentre fanno servizio urbano, non li invidiamo.
Il trasferfimento dura una mezzoretta e a metà strada l'autista accende i tergicristalli, brutto segno: piove.
Raggiungiamo Stra e ci rifugiamo nel tendone per ripararci dal freddo.
Manca ancora un'ora e mezza, dovrei incontrare gli amici del forum, ma la coda per il bagno e lo speaker filo-nazista con l'accento tedesco mnaccia: " Dovete consegnare le Porse prima delle otto e trenta !"
Mette ansia!
Così ci cambiamo, ci spalmiamo ben bene di crema riscaldante, vaselina nei posti giusti, cerotto para capezzoli, coperta termica e sacco nero a mo di vestitino e ci dirigiamo verso la consegna delle borse, quindi in griglia.
Mancano ancora 40 minuti e sono già in griglia.
Cerchiamo di compattarci per scaldarci, mentre inizia a volare sopra le nostre teste l'elicottero della diretta TV.
Ad un certo punto sembra spuntare un raggio di sole, ma dura pochi secondi e se ne va.
Vabè, l'importante è che non piova.
Lospeaker ci annuncia che per motivi di sicurezza (acqua alta) il pasaggio in Piazza S.Marco non ci sarà, peccato!
Arriva il momento delle partenze, handbike e donne top runner partono prima, aprono le nostre griglie e finalmente lo sparo.
Si parte per questa nuova avventura, la mia quarta maratona.
Cerco di partire piano in compagnia dell'amico Carmine e i primi Km passano senza nessun intoppo, ogni km il Garmin mi mostra la media degli ultimi 1000 metri, i primi 5 km li faciio alla media di 4:48/km, va bene.
Poi le gambe iniziano a girare meglio e abbasserò la media di 4 secondi, regolare fino alla mezza.
Intanto ogni 5 km si entra in un paese diverso, prima Dolo poi Mira, Oriago e ad ogni centro abitato c'è un pò di pubblico che non guasta mai, accompagnati dai gruppi musicali che ci caricano.
La riva del Brenta è bella, tranquilla, invidio un pò chi si allena da queste parti.
Passo sul tappeto della mezza a 1h: 39 min: 35 sec.
Va bene, ma so che poi perderò parecchi minuti.
Lo scenario cambia, ci troviamo nella zona industriale di Marghera, abbastanza triste.
Poi ecco il sottopassaggio, poco dopo averlo imboccato i Garmin all'unisono beeppano per avvisare che hanno perso il segnale satellite.
Quando esco mi sballerà il conteggio chilometrico.
Intanto la fascia cardio inizia a dare valori altissimi, non importa, correrò senza contagiri.
All'uscita del sottopassaggio il panorama è cambiato totalmente, siamo in città, Mestre.
Amo i percorsi cittadini perchè c'è sempre pubblico, e anche la gente di Mestre ci mostra il suo affetto, opratutto quando passiamo in una piazza, dove c'è parecchia gente.
I bambini cercano "il cinque" e quando posso glie lo concedo in senso di ringraziamento.
La velocità, con tutto questo tifo, sale inevitabilmente.
Il pubblico si dirada ed ecco il ponte che porta al fatidico parco di S.Giuliano.
Lo supero e mi tuffo nel parco, dove mi accoglie una salita che però supero senza problemi.
I tempi cominciano ad alzarsi attorno ai 4:50/km.
Poi esco dal parco contento di averlo superato senza grossi problemi e, dopo un saliscendi sulle rampe automobilistiche ecco il cartello luminoso di accesso al ponte della Libertà.
Il ponte non si vede ancora.
Ecco il maxi cartello verde con la scitta "VENEZIA".
E poi il ponte.
Mi accoglie subito il vento e sono solo.
Si incontrano solo "cadaveri" di chi ha ceduto e cammina con la sofferenza sul volto.
Ok ci siamo: ecco la crisi.
l'ultimo km lo corso solo a 3 secondi sotto i cinque ma sono in difficoltà.
Abbasso la testa e cerco di non guardare la fine del ponte.
Venezia è ancora un'immagine sfuocata dalla foschia.
I 3 chilometri successivi li correrò a 5:10 / 5:12 al km
Ai 35 prendo sali e acqua dal ristoro e cerco di trovare qualche energia.
Il ponte non finisce mai, mi sembra di essere sempre lì.
Poi alzo la testa e vedo la rampa in salita che  svolta a sinistra, il ponte è finito.
Ancora uno sforzo per scollinare, e poi giù verso il porto.
Pensavo che fosse finita invece il porto mi fa ancora soffrire, i 2 chilometri di porto li passo appena sopra al 5 al km.
La crisi è passata, poi finalmente il primo dei 14 ponti.
Il pubblico ricomincia a farsi sentire, le gambe non ne hanno più, ma adesso è il momento di godersi lo spettacolo.
Via un ponte, poi un'altro.
I lastroni sono bagnati dall'alta marea e a volte l'onda sale fino a bagnarci le suole delle scarpe.
La gente è sempre di più e i ponti li supero senza grossi problemi, per inerzia, pensavo peggio.
Ecco il ponte su canal Grande, questo è tosto, ma passo anche questo.
Ora siamo in zona Piazza S.Marco, la gente è tantissima e ci spinge verso i ponti mancanti.
Sento qualcuno che grida "Forza Bergamo", ho la forza di alzare un braccio in segno di ringraziamento.
Gli ultimi ponti sono uno spettacolo, le persone sono letteralmente attaccate sulle transenne ad incitarci, si corre tra due mura di folla.
E' fantastico.
Ecco l'ultimo ponte.
Poi il rettilineo di arrivo si allarga, cerco mia moglie e mio figlio sulle tribune, riesco a vederli e a mandar loro un bacio.
Alzo le braccia e supero il traguardo.
Mi mettono la medaglia da finisher.
3h 24 min 57 sec
Buon tempo e bella maratona!

giovedì 21 ottobre 2010

Ormai ci siamo

Eh si!
Oggi ho concluso l'ultima settimana di allenamenti in vista di Venezia.
E' stata la settimana dello scarico, quella dei mille dubbi e dei dolorini che appaiono e scompaiono.
Domenica scorsa ho corso per 15K, erano mesi che la domenica non correvo così poco,
Poi martedì solo 10K tranquilli.
Ieri il rito della depilazione (la odio!).
Stamattina il massaggio pre-maratona.
Stasera gli ultimi 8K scarsi.
Sinceramente delle 4 settimane pre-maratona che ho vissuto è quella che meno mi ha messo dubbi, ma le paranoie del poco allenamento in questa settimana sono riuscito a farmele venire lo stesso.

Domani preparo il bagaglio e sabato mattina parto in direzione expo per poi raggiungere l'hotel nel cuore di Venezia.
La preparazione è filata via liscia e i compiti sono stati svolti senza troppi intoppi.
Adesso manca solo la gara!
Venezia sto arrivando!!!

venerdì 15 ottobre 2010

La lettera di conferma

E' finalmente arrivata la lettera di conferma per il rititro del pettorale alla 25^ Venice Marathon.
L'ho prontamente scaricata e stampata (in duplice copia... non si sa mai).
L'attesa comincia a farsi sentire.
La settimana passata l'ho terminata con l'ultimo lungo da 26K, finito bene e che mi ha dato fiducia.
Qualche dolorino alla tibia c'è ancora, ma sono in un momento della preparazione decisamente tirato, non posso dunque lamentarmi, anche perchè correndo non sento praticamente niente.
Questa settimana è quella dell'inizio dello scarico, è il momento più bello perchè si alleggeriscono i carichi, ma anche quello che mette più ansia di "allenamento insufficiete".
A dire la verità le ultime due sedute le ho svolte come di consueto con un allenamento di corsa lenta e, ieri, con un medio.
Domenica però correrò per soli 15K.
Ormai il countdown segna nella casellina dei giorni solo una cifra!

lunedì 4 ottobre 2010

L'apice della preparazione

Ieri lunghissimo da 36K come da tabella.
Come è andata?
Bene: partito a 5/km e dopo qualche km ho cominciato a carburare fino ad arrivare al mio solito 10-12 K quando inizio a viaggiare.
Ho volutamente corso tranquillo e, considerato che ho bevuto solo 2 sorsi d'acqua al 9° e al 32° al passaggio davanti a casa dove avevo lasciato 2 bottigliette d'acqua, e ho ingerito 2 integratori al 16° e al 31°, posso essere soddisfatto.
Considero il lunghissimo da 36 l'apice della preparazione che mi dice come sto e da cui non è più possibile migliorarsi, visto che inizio con lo scarico.
Ho iniziato a sentire la stanchezza dopo il 28° ma penso sia normale.
Ho chiuso con una media di 4,48/km.
Cosa mi ha detto quindi questo allenamento?
1) penso di essere pronto per Venezia
2) sicuramente non farò il personale
3) c'è sempre da soffrire!

mercoledì 29 settembre 2010

Cambio gomme

Ebbene si.
Dopo 5 paia di Nimbus ho deciso di alleggerire un pò il peso.
Così mi sono recato in negozio con le idee ben precise:
- peso più leggero
- calzata Asics, che per me resta la migliore
- scarpa neutra.
La risposta è venuta da sè: Cumulus 12.
Appena provate mi sono sentito fasciare il piede in aniera morbida e non ho voluto provare altro.
Somo corso subito a casa a provarle per un progressivo da 11K e le sensazioni sono state ottime.
Sebbene ci si accorga di un atterraggio meno morbido, la protezione resta ottima.
Sopratutto quando si cerca di spingere per accellerare la risposta è diversa, è più pronta.
Chiaramente è presto per giudicare una scarpa, ma se il buongiorno si vede dal mattino...

mercoledì 22 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

Mezza di Monza

Anche quest'anno è andata, è il terzo anno da quando ho cominciato a correre ed è il terzo anno che corro la Mezza di Monza.
I giorni precedenti la gara sono stato bene, le attenzioni erano più puntate alle previsioni meteo che alla mia salute.
Nonostante con l'avvicinarsi della gara i vari siti meteo dicevano che non avrebbe piovuto, fino alla sera del sabato non avrei scommesso un euro, sopratutto sabato, quando un diluvio è sceso sulla Lombardia.
Domenica mattina parto alle 7 sotto una leggera pioggerellina e prima delle 8 sono già di fronte ai box.
Ritiro il pettorale, bevo il caffè e dopo due chiacchiere con i compagni runners, vado a cambiarmi.
Entro sul tracciato e ho poco tempo per scaldarmi, poi vado in griglia e dopo 10 minuti lo sparo.
Sto bene ma so che non devo spingere, riesco a stare su una media di 4:15 fino al 10° chilometro.
Poi arriva il tratto tra il 13° e il 15° che ho sempre sofferto, lo supero senza problemi anche se la media è scesa .
Inizio a sentire la stanchezza, ma è normale, ho corso solo 7 giorni prima 32K.
Arrivano i due sottopassi e si rientra all'altezza della parabolica.
Mi immetto sul largo rettilineo finale, che, come sempre, mi dà l'impressione di non finire mai.
Chiudo in 1h 33min 12sec.
Sono soddisfatto visto che doveva essere un allenamento e pensavo di chiudere con 5 minuti in più.
La stagione è iniziata, arrivederci all'anno prossimo Monza.

sabato 4 settembre 2010

La prima sarà a Monza

L'avevo già in mente ed adesso è ufficiale: la prima uscita in gara della stagione sarà a Monza per la ormai famosa Mezza di Monza, gara che mi è sempre piaciuta (sono alla 3^ presenza) per il suo mix di parco e pista. La partenza, ma sopratutto l'arrivo sulla pista di Formula 1 mi è sempre sembrata molto surreale, e poi il parco di Monza è bellissimo

domenica 29 agosto 2010

Cara suocera...

Non mi era mai capitato fino a stamattina di essere contento di incontrare mia suocera....
Ma partiamo con ordine.
Ore 7.45, mi appresto ad uscire per il mio primo lungo della stagione di 25K, ma appena metto il naso fuori dalla porta di casa, mi accoglie un acquazzone.
Torno il casa, mi metto il giacchetto antipioggia, il cappellino e via, senza neanche pensarci 2 volte.
Per i primi 11 Km è un alternarsi di pioggia a  tratti forti e di sprazi di sereno, tanto che mi era balenata in mente l'idea di abbandonare il giacchino al passaggio davanti a casa al 9°, ma proprio in quel momento la pioggia era intensa, così ho proseguito con l'antipioggia.
Al 12°K ecco il sole e comincio a cuocere, mi tolgo il giacchino e il cappellino e li tengo in mano, ma il peso di quel carico bagnato mi dà fastidio, quindi decido di legarlo in vita.
Ma anche questa soluzione non mi soddisfa a pieno.
Al 17°Km una visione, mia suocera che sta facendo la sua quotidiana passeggiata, un fischio, lei si gira e in un attimo si ritrova in mano il malloppo bagnato.
Adesso correre è un'altra cosa.
Finisco il mio lungo con un pò di fatica dopo il 18°, anche se sono partito a digiuno e l'umidità era altissima, unita alla variabilità meteorologica che sicuramente non mi ha aiutato.
Dolori: oggi a sorpresa ZERO!

venerdì 27 agosto 2010

E' tornato tutto

Dall'ultima volta che ho postato c'è stata una serie di ritorni:
è tornato il buio alla mattina quando esco per il mio allenamento,
è tornato il dolore alla tibia,
è tornato il momento di iscriversi alle prime gare post-estate,
è tornato il caldo,
... speriamo tornino anche le prestazioni dell'anno scorso con due personal best, rispettivamente sualla mezza a Pavia e sulla maratona a Firenze.
Intanto Venezia si avvicina sempre più.
Domenica ho in previsione 25K.

martedì 10 agosto 2010

Virtual Partner: il Sole



Le ferie sono finite.
Dall'uscita delle 7 della settimana scorsa sono costretto ad uscire almeno un'ora prima.
Le temperaure si sono abbassata.
Qualche dolore alla mia tibia è tornato.
Unica novità: l'oscurità a quell'ora si sta accingendo a lasciare il cielo.
Così stamattina ho avuto l'impressione che il mio virtual partner non fosse quello impostato sul Garmin, ma il sole che stava nascendo.
Sono arrivato a casa giusto il tempo per vederlo nascere, poi tuffo veloce in piscina, doccia e via al lavoro.

venerdì 6 agosto 2010

Lode a te: FRESCO!

Stamattina uscita come sempre prima delle 7:00, visto che sono ancora in ferie per qualche giorno.
A differenza delle precedenti però una magnifica sorpresa: 14°C!
Fantastico!
Si corre in maniera diversa, si suda di meno e si rende cronometricamente di più.
Per quel che riguarda la forma sono ancora in ripresa post-vacanze, quindi 11K tranquilli alla media di 4:47/km.
Anche se devo accellerare i tempi e allungare le uscite visto che Venezia non è poi così lontana, mancano "solo" 79 giorni.
Speriamo che questo fresco resti, almeno alla mattina, e mi aiuti con la ripresa e .... con l'aiutarmi a dimenticare le vacanze!
A proposito, come promesso, sotto vi posto una foto della "pista" dove sono uscito a correre in vacanza.

martedì 3 agosto 2010

Barcellona 2010


E' proprio finita: Stefano Baldini dà l'addio alla maratona nel peggiore dei modi che poteva fare, con il ritiro.
Mi dispiace per un campione che ci ha regalato grandi emozioni e che meritava di finire con più dignità.
E intanto si affaccia sul carro dei protagonisti Ruggero Pertile, davvero sfigato a Barcellona ad un passo dalla medaglia e poi frenato dai crampi, e Migidio Bourifa che all'alba dei 41 anni riesce a piazzarsi 7°.
Speriamo che il futuro della maratona italiana torni a avere un corridore che dia filo da torcere e tutti, come ha fatto in campo femminile l'ottima Incerti.

domenica 1 agosto 2010

Il ritorno


Eccomi di ritorno.
Dopo 15 giorni di ozio e di immersioni subacquee che mi hanno tenuto lontano dalla corsa fino al penultimo giorno, quando ho scoperto la bellezza di correre all'alba sulla pista che percorreva l'intera baia appositamente studiata per i runners e segnata con estrema precisione ogni 100 metri.
A fianco potete vedere dove correvo e prometto altre fotgrafie della pista.
Nonostante il Garmin segnasse alle 6 di mattina già 34° (!!!!!) l'aria secca mi ha fatto soffrire meno che quando uscivo a correre qui con 10° in meno.
Lo scenario ha fatto il resto, baia splendida, alba fantastica e aria pulitissima.
Fuori dalla baia solo il deserto!
Ammetto che quando uscivo dal resort per spostarmi per le immersioni e vedevo intorno a me solo il deserto, ero tentato di provare a correre per qualche chilometro in mezzo a questo nulla fatto di sabbia e continui saliscandi.
Sarà per la prossima volta.

mercoledì 7 luglio 2010

Correre all'alba


Era da un anno che non lo facevo più ma per cause di forza maggiore (leggasi temperature tropicali), ieri sera ho preparato gli indumenti da corsa, puntato la sveglia sul telefonino alle 5:40 (che poi puntalmente disattivo prima che suoni) e ho deciso di fare la mia prima uscita stagionale prima di andare al lavoro.
Stamattina tutto ok, mi sono alzato in tabella di marcia e quando sono uscito la colonnina di mercurio segnava 21°C, l'aria era "buona" e il silenzio regnava.
Fantastico!
Non mi ricordavo un piacere tale a correre così presto alla mattina.
La temperatura era buona e le gambe ancora addormentate hanno iniziato a correre a ritmo sopra i 5'/km per i primi 2 minuti, poi anche loro hanno ricominciato a funzionare a dovere.
Ho corso per 11 Km a ritmo lento, come di mio solito in questo periodo dell'anno, senza pensare troppo alla qualità.
Poi a casa, un pò di stretching, un tuffo in piscina, doccia, colazione e via al lavoro carico di endorfine.
Vale la pena alzarsi così presto per andare a correre?
Chi non corre sicuramente penserà che sono pazzo o maniaco, chi corre sicuramente non avrà dubbi e mi risponderà a colpo sicuro: SI!

lunedì 5 luglio 2010

Abile !


Era da un pò che non mi facevo sentire.
Stamattina però sono dovuto andare a fare l'annuale visita di idoneità agonistica, risultato: ABILE.
Nonostante tutti i problemi di questa prima metà dell'anno sono migliorato rispetto l'anno scorso, sia in frequenza massima, in resistenza, e in recupero.
Quindi: avanti!
Per il resto continua la graduale ripresa degli allenamenti, con, rispetto l'ultimo post, 2 gare del mitico Fosso Bergamasco.
Adesso sono al 70%, forse anche meno rispetto il mio standard, e tra 2 settimane andrò nel mar Rosso, e quindi di correre non se ne parla per le temperature proibitive.
Quindi ad agosto dovrò ricominciare il recupero.
Non mi fascio però la testa prima di romperla, viviamo alla giornata che è meglio.
Bye.

mercoledì 16 giugno 2010

Sotto la pioggia


Dopo gli 11K di domenica e il riposo di 2 giorni stasera sono uscito per 9K tranquilli e come un principiante mi sono fatto sorprendere dalla pioggia senza indumenti adeguati.
Ho sempre sofferto la pioggia per due motivi: i piedi bagnati e i muscoli che si raffreddano.
Fortunatamente sono riuscito a non "cadere" in qualche pozzanghera modello lago, e i piedi sono rimasti relativamente asciutti.
La temperatura non fredda ha fatto si che anche i muscoli non si raffreddassero più del dovuto.
Risultato: mi sono divertito!

sabato 12 giugno 2010

Fosso Begamasco - Spirano


Si ritorna in gara.
ieri 7Km a Spirano, prova valida per il criterium Fosso Bergamasco.
Come è andata?
Viste le premesse direi bene!
Sono partito che avevo un pò di dolore al solito tendine, non ero in perfette condizioni fisiche causa festa della birra la sera prima, e c'erano 30°.
Risultato 29:13 con una media di 4:13.

mercoledì 9 giugno 2010

Studio grafici


Domenica ho ripreso la mia... ripresa. Uscita da 9K, lunedì da 5K e oggi un pò di fartlek da 7,5K.
Basso chilometraggio ma dolori sotto controllo (tibia e braccio).
La parola d'ordine resta gradualità.
Ne frattempo mi sono divertito a scaricare un plugin di SportTrack che analizza vari parametri di allenamento basandosi sui dati scaricati dal Garmin.
Premesso che ancora non ho capito molto bene, però penso che inizierò a seguirlo, la ragione è evidente: guardando la linea dello "Training Stress Balance" (scala + a destra, linea sul grafico che era al 26/12 circa a zero), e capirete dove ho commesso l'errore che mi ha portato all'infortunio.
Riguardando il mio file di excel ho accusato i primi dolori circa a metà gennaio; ebbene, questo valore era a -40!.
Allucinante!
E risulta altrettanto evidente del perchè a Parigi sono riuscito comunque a fare una buona prestazione: il valore era in prossimità dello zero.
Adesso sono circa a +6 e sto relativamente bene.
Ottimo plugin, tutto da scoprire e da seguire.

mercoledì 2 giugno 2010

Che sfiga!


Proprio adesso che stavo riprendendomi, eri sera, scndendo da un muretto di casa da un'altezza di circa 1mt e usando una sedia da giardino come scalina, quest'ultima ha ceduto e sono rovinosamente caduto a terra.
Il gomito sinistro ha cominciato a gonfiarsi e all'1:00 ho decisa di andare al pronto soccorso dove ho passato buona parte della notte.
Fortunatamente niente di rotto, solo il braccio al collo per qualche giorno e antidolorifici a manetta.
Che 2010 di merda!

sabato 29 maggio 2010

Finalmente in gara!


Nonostante tutto, nonostante il dolore, nonostante anche questa settimana la tibia si è fatta sentire, ieri ho deciso di presentarmi alla linea di partenza a Cortenuova, gara numero 4 del Fosso Bergamasco.
Ieri il dolore si è fatto sentire per tutto il giorno, ma ho voluto correre lo stesso, e mi ha fatto bene.
Innanzi tutto ho chiuso in 26:47 anche se la gara era molto corta, 6,6Km, comunque tenuti alla media di 4:15/km, molto meglio delle aspettative, e a sorpresa oggi il dolore è quasi assente.
Forse ho solo bisogno della pura e sana competizione!

domenica 23 maggio 2010

Continua la ripresa

DOpo 2 giorni di riposo per qualche dolorino, oggi sono uscito: 9Km.
Iniziato piano e accellerato gradualmente, il caldo comincia a farsi sentire.
Ho portato la frequenza cardiaca oltre i 170 bpm, solitamente a questa frequenza avrei dovuto essere in prossimità dei 4 al km, adesso ho 15/20 secondi in più.
Il dolore in corsa non l'ho sentito.
Qualcosina a freddo.
La ripresa continua.

giovedì 20 maggio 2010

Livello 4: quasi superato

Questo era l'ultimo livello, quello chiamato "GO" che permette di riprendere gli allenamenti come d'abitudine.
L'ho corso stasera, 7,5Km corsi a 4:41 di media, tutto ok fino agli ultimi 2 Km quando ho cominciato a sentire qualcosa, come un "tirare" dalla tibia verso il muscolo.
Niente di particolare, ma l'apprensione c'è.
Adesso è tutto ok, aspetto domani.

martedì 18 maggio 2010

Livello 3: Superato

Stasera ho affrontato il livello 3: 5 /6 km di corsa lenta: tutto ok, è stata la volta che ho sentito meno fastidio.
Sicuramente anche il tempo secco che mi sta "asciugando" da tutta l'umidità assorbita nei mesi scorsi, mi ha agevolato.
Ora manca solo il livello 4, quello definito GO!

lunedì 17 maggio 2010

Livello 2: superato

Ieri uscita prevista da 3 km in crescendo come da metodo "Albanesi" che prevedeva il primo a 5,30, il secondo a 5 e il terzo a 4,30/km.
Risultato: 4:56, 4:39, 4:32/km, poi 700mt di scioglimento.
Per quel che riguarda il dolore solo una puntina.
Livello superato.
Avanti!

domenica 16 maggio 2010

Livello 1: superato

Ieri, come preannunciato, ho ripreso.
Ho seguito il metodo di ripresa "Albanesi" per non cadere nell'errore di riprendere prima della guarigione e comunque per impormi una ripresa graduale.
Il livello 1 indicava di correre 1 Km a 5.30/km, ho corso 1,85Km (il giro minimo è quello) e ad una velocità di 4:52 di media.
Nessun problema durante la corsa, se non un "imballamento" totale dei muscoli.
Stamattina nessun dolore, se non i soliti di vecchiaia, quindi oggi penso riuscirò a passare al Livello 2.

giovedì 13 maggio 2010

Aggiornamento

E' proprio vero!
Quando vengono a mancare cose, persone o situazioni che facevano parte della nostra quotinianità, ci accorgiamo di quanto erano importanti.
E così adesso che sono fermo da ormai 20 giorni capisco che la corsa mi manca.
Sarà l'astinenza da endorfine, sarà la preoccupazione del de-allenamento, ma non vedo l'ora di ricominciare.
L'errore sicuramente è stato quello di non fermarmi subito, e sarebbe un errore accellerare la ripresa prima di essere guarito.
Sicuramente l'alta umidità di queste ultime settimane non mi ha aiutato, ma dicontro le giornate di maltempo non mi hano fatto soffrire troppo per la rinuncia.
Mi sono ripromesso di ricominciare poi con la massima gradualità, come da manuale del buon podista.
Se tutto va bene nel week-end faccio il primo test, il livello 1 del metodo "Albanesi".

giovedì 29 aprile 2010

Situazione


E' molto che non inserisco più niente sul blog, ma il dopo Parigi, con il suo carico di positività ed esaltazione mi ha portato ad un brutto risveglio.
Dopo una settimana di inattività sono tornato a correre e asorpresa sono tornati anche i dolori.
Non capisco, come già detto in precedenza, perchè i dolori mi sono tornati anche da fermo, senza che io abbia corso.
La ripresa poi li ha riacutizzati.
Così è da sabato che non esco e mi limito a qualche blanda uscita in bici con il bambino nel seggiolino a farmi da zavorra.
I dolori sono migliorati, ma non voglio ripetere l'errore: starò fermo finchè non sentirò più niente e poi riprenderò con calma.
Intanto cerco di limitare le perdite di forma con un pò di bici, anche se so che poi sarà durissima.
Non ho niente in programma a breve, se non il Fosso Bergamasco, ma preferisco perdere qualche data di questo divertente criterium invece che guarire.
A dire il vero questa settimana la voglia di correre mi è anche un pò passata, dopo che ho sentito della morte dell'amico di penna Krily di Runningforum, notizia giunta improvvisa da Rieti, che ti fa riflettere e ti toglie entusiasmo.

domenica 18 aprile 2010

Considerazioni

Considerazioni post Maratona di Parigi.
Dopo una settimana di inattività, dedicata solo ad un giretto in bici e ad un massaggio mi viene da fare delle considerazioni.
1. In Italia siamo ancora parecchio indietro come spirito sportivo. Intanto che correvo a Parigi incitato da un pubblico calorosissimo e palesemente sportivo, mi arrivavano incitamenti in cento lingue diverse che mi spingevano avanti, intanto a Milano, alla stessa ora, altri amici runners venivano insultati dai milanesi che non potevano circolare con la loro automobile.
Abbiamo ancora molto da imparare!
2. La preparazione che ho fatto di questa maratona è stata scadente, negli ultimi 2 mesi ho corso il 25% in meno dei chilometri rispetto alla maratona di Firenze, non ho più seguito tabelle e ho cercato di rispettare solo i lunghi, saltando il più lungo, non ho più svolto lavori di qualità.
Questo per i miei noti problemi fisici.
Eppure ho concluso con soli 20 secondi in ppiù soffrendo decisamente meno.
E' vero che on ho la controprova di come sarei andato seguendo passo passo la tabella, ma forse è il caso di goderci la corsa con più flessibilità e serenità.

P.S.: Oggi ho ripreso a correre per soli 9K, tempi da pensionato (media 4.54!).

martedì 13 aprile 2010

Paris Marathon 2010


Eccomi di ritorno dalla tanto temuta e desiderata Paris Marathon.
Un concentrato di emozioni che parte dal dicembre scorso, quando ho deciso di iscrivermi attraverso Terramia. Da alloraun continuo calvario fatto di dolori, periostite, mal di schiena, e scarsa preparazione.
Parto sentendomi impreparato, ma in fondo sereno: verrà quello che deve venire.
I lunghi sono stati pochi e mai più di 32km.
Contro ogni regola di una preparazione, il venerdì vado all'Expo e giro fio a che i piedi mi fanno male, ritiro il pettorale e poi via a vedere la Torre Eiffel.
Il sabato è ancora peggio, già alla mattina mi sparo 300 gradini per arrivare sulla cupola della basilica di Montmartre, per poi scorazzare per tutta la città fino a sera.
Poi "pasta party" offerto da Terramia per fare il pieno di carboidrati e a letto.
E' il grande giorno, l'aria è fredda (4°) e tira un gelido vento.
Decido comunque di correre in canottiera e pantaloncini corti.
Raggiungo il punto di partenza, mi preparo ed entro nella mia griglia, infreddolito nel mio sacco di cellophane che ci hanno dato all'Expo.
Saluto mia moglie e mio figlio che mi aspetteranno al passaggio dell aTorre Eiffel.
Poi lo sparo.
Sono nella terza di 8 griglie, quindi piuttosto vicino al punto di partenza, ma non ci si muove.
Il portale di partenza è più stretto delle griglie e quindi c'è calca, ma questo sarà un vantaggio, peerche appena arrivati sotto il portale, la strada si allarga e si inizia subito a correre.
E' un fiume umano.
Corro rilassato, e cerco di godermi il pubblico assiepato ai bordi della strada che urla in ogni lingua.
Al 5° km una scala dei pompieri è proiettata sopra la strada e sopra ci sono i vigili del fuoco che tifano incredibilmente.
Mi distraggo e non mi accorgo del 1° ristoro, fortunatamente dopo 200mt c' è ancora il tavolo dell'acqua, prendo una bottiglia e bevo due sorsi, so che devo farlo ad ogni ristoro.
Il secondo , al 10°, lo perdo, da quel momento so che non posso più saltarli e starò ben attento a non commettere l'errore.
Entriamo in un parco immenso e il pubblico inizia a diradarsi, sto bene e non sento dolori.
Poi si ricomincia a vedere gente e case, ma siamo chiaramente ancora in periferia.
Al 16° consumo il mio primo gel di integratori e la scena dei pompieri si ripete, in lontananza si cominciano a vedere dei grattacieli.
Il pubblico ricomincia ad urlare.
Continua a rispondere con un gesto a chi mi incita "Forza Italia" leggendo la grande scritta sulla canotta.
Ecco la Senna e sullo sfondo Notre Dame.
Scendiamo a livello della Senna e poco dopo entriamo in un lungo tunnel di almeno un chilometro.
Il Garmin perde il segnale.
Esco dal tunnel e risalgo a livello strada; so che me ne aspettano altri 3.
Al passaggio della mezza ho 1h 40min, buono, ma aspeto i dolori e la crisi.
Intanto al 25° prendo dal ristoro anche una banana, ne mangio un boccone, non l'ho mai fatto, non so se mi farà bene o no.
Ecco la Torre Eiffel: è fantastico correre vicino a questo simbolo della città, altro tunnel e poi ancora uno.
Questo mi resta un pò nelle gambe.
Anche il Garmin va in tilt e segna 1,5 km in più.
Comincio ad essere un pò stanco.
Ecco mia moglie e mio figlio, è sempre un'emozione.
Arriva il 32° e si comincia ad entrare in un parco e il pubblico si dirada.
Si cominciano a vedere i primi "cadaveri".
Poi il 35°, altro boccone di banana e inizia una leggera lunga salita a fianco di un ippodromo.
Sono un pò in crisi.
Raggiungo l'apice e sento la musica di una delle decine di gruppi musicali incontrati sul percorso: è "I wish you are here" dei Pink Floyd, una delle mie canzoni preferite, questo mi carica, anche se poi sedrò un ristoro di solo vino e più avanti i cammelli... che sia ancora nella crisi?
E' il 40°, non ho dolori alla tibia e i muscoli sono stanchi ma ne hanno ancora.
Ho la lucidità di switchare il Garmin sul crono totale e vedo che sono a 10 minuti dal mio Personal Best.
Quasi quasi ci provo: passo sotto il portale dell'ultimo chilometro e provo ad alzare il ritmo, ma subito i miei muscoli protestano e decido di lasciar perdere.
41° siamo ancora in mezzo al parco, come è possibile?
All'improvviso il pubblico diventa intensissimo, la strada si allarga a dismisura.
Poi una curva a destra ed ecco il vialone dell'arrivo.
Là in fondo c'è lo striscione, ho energia per alzare il ritmo e fermo il mio crono a 3h 22 min 48 sec.
Esattamente a 20 secondi dal mio Personal Best, ma non ho rimpianti, anzi sono contentissimo per essere arrivato senza dolori e mi godo l'emozione unica che solo chi ha corso una maratona conosce.
Ritrovo mia moglie e mio figlio: altre emozioni.
Parigi è conquistata.

giovedì 8 aprile 2010

E' giunta l'ora


Ebbene si.
E' giunta l'ora.
Questo è l'ultimo post prima di partire.
Questa è stata la settimana di scarico, di un'altra Tecar e di un massaggio pre-maratona.
Le sensazioni sono buone: il dolore c'è ancora ma diventa solo un fastidio dopo pochi chilometri.
Cosa mi aspetto da questa maratona?
Dal punto di vista cronometrico spero di non andare troppo oltre le 3h e mezza, vista la preparazione carente che ho svolto.
Dal punto di vista fisico spero di non soffrire troppo il dolore poi, al rientro, lo stop sarà d'obbligo.
Spero di correre una maratona senza pensare al tempo e godendomela fino in fondo.
So che al 35° km mi presenterà il conto, e lì si vedrà quanto valgo, soppratutto di testa.

sabato 3 aprile 2010

martedì 30 marzo 2010

Nella bufera!


Stasera avevo in programma un 12K canonico del martedì, dopo il lungo di 28K di domenica corso con buone sensazioni per quel che riguarda la mia infiammazione al periosto, anche se si è aggiunto un dolorino, quasi un fastidio alla coscia sx sul retro.
Venendo a casa in macchina notavo che il cielo era nero, ma piovigginava e quindi, senza pensarci 2 volte, giacchino e cappellino antipioggia e fuori!
Il problema è che dopo 1 minuto dalla partenza, il cielo ha iniziato a scaricare tuoni e fulmini su questo povero sfigato di runner, a cui si è aggiunto vento a raffiche e acqua a secchiate.
La strada si è trasformata presto in una piscina.
"Anche questo è allenamento..." penso sempre quando piove, ma dopo 5K mi sembrava di essere in mezzo alla bufera, a cui si è aggiunta anche la grandine.
Per fortuna che ero vicino a casa e ho deciso che era troppo anche per me e sono rientrato.
Un allenamento di merda!
Domani mattina sono dal fisio per un'altra tecar e mi farò palpare anche il retro coscia, tanto per continuare con le forze contrarie....

martedì 23 marzo 2010

Forza contraria


Non sono mai stato fatalista, ma ultimamente mi vengono molti pensieri.
Da quando mi sono iscritto per la Maratona di Parigi sono cominciate ad arrivarmi contro situazioni negative.
Del mio problema al tibiale destro ormai ne spete gia troppo, ma adesso che ne stavo uscendo cosa succede?
Sabato mattina mi alzo e, senza motivo a me conosciuto, resto bloccato con un mal di schiena terribile.
"Domani dovevo correre il lunghissimo da 36K", mi dico.
Ma questo non mi ferma e la domenica mattina scendo comunque in strada, e dopo il primo chilometro corso tutto storto, la schiena ha ripreso a funzionare e ho portato a termine la distanza minima che mi ero prefissato:32Km.
Lunedì chiamo il mio massaggiatore per fissare un'appuntamento e continuare la terapia Tecar che mi sta davvero dando benefici: è al pronto soccorso con una costola rotta e non potrà ricevermi per parecchio tempo.
Sono sfigatissimo o ho delle forze contrarie che cercano di ostacolarmi?
Oppure è una prova della mia tenacia.
Al momento preferisco pensare alla seconda delle ipotesi, quindi continuo a darci dentro.
Vedremo chi avrà la meglio!

martedì 16 marzo 2010

E' Primavera!

Finalmente!
Finalmente stasera sono riuscito ad uscire con il sole ancora sopra l'orizzonte.
Finalmente sono uscito in pantaloncini e maglietta tecnica (Firenze Marathon 2009).
Finalmente l'aria era bella secca.
Finalmente la temperatura era mite.
Finalmente nell'aria il profumo dell'erba appena tagliata da qualcuno che non si è lasciato scappare questa fantastica giornata.
E finalmente il dolore è solo un fastidio.
Dopo il lunghissimo da 26K di domenica che mi aveva dato sensazioni positive, stasera altri 12K con altrettante sensazioni positive, nonostante ieri qalche dolore l'ho sentito.
Speriamo che con oggi se ne vada via questo lungo e freddo inverno, insieme a tutta la negatività che mi ha portato.

giovedì 11 marzo 2010

Lenta ripresa


Un'altra settimana sta passando in attesa di Parigi e nel tentativo di uscirne da questo infortunio.
Domenica scorsa ho corso 17Km con un p ò di dolore fino al 12K.
Lunedì altra seduta di Tecar che, secondo me, sta dando buoni risultati.
Martedì, causa neve, seduta di 10K sul tapiro (leggi tapis roulant) che forse fa meglio che uscire sull'asfalto, visto il suo potere ammortizzante.
Ieri riposo e oggi una nuova uscita di 12,6K.
Sensazioni positive!
Dolore intermittente tipo, 2-3 passi si, 4-5 no, 4-5 si, 3-4 no, e così fino al 5° quando poi il dolore è quasi scomparso.
E' tornato a farsi sentire solo al 12°, comprensibilmente.
Magari domani sto sdolorando e sono in ricaduta libera, ma secondo me, lentamente ne sto uscendo.
Incrocio le dita.
Domenica mi piacerebbe fare un lunghissimo da 25K per riallinearmi alla tabella e tornare sulla giusta strada, nella consapevolezza che il lavoro perso non lo recupero più.

venerdì 5 marzo 2010

Slow!


Dopo il massaggio con Tecar di martedì sono uscito 2 volte, mercoledì e stasera.
Mercoledì sera non ho voluto pubblicare niente più per scaramanzia, ma stasera mi andava di farlo.
L'andamento di queste due uscite è più da pensionato che da runner: 5/km mercoledì e 4:53/km stasera, ma quello che più importa è la ripresa.
Mercoledì ho corso per soli 7 km di cui i primi 5 senza il minimo dolore, poi ho sofferto per gli altri 2.
Stasera invece l'uscita è stata di quasi 11Km con velocità in leggerissima progressione, con solo un leggero fastidio.
Sarà stata la Tecar, sarà stato il massaggio o sarà stato il riposo, ma quello che più conta è che mi sto rimettendo in pista (o meglio in strada).
In questo momento non mi interessa minimamente la velocità che tengo, ma solo riuscire a recuperare per essere finisher a Parigi.

martedì 2 marzo 2010

Tecar


Mi sono sempre chiesto, girovagando per siti e blog che parlavano di running, se mai avrei avuto "l'occasione" di provare questa nuova tecnologia a bassa frequenza tanto acclamata dagli infortunati.
E così è arrivato il mio momento.
Stasera sono riuscito a farmi visitare da un fisioterapista che fa il massaggiatore professionista per una nota squadra di ciclismo, e dopo avermi descritto come la mia infiammazione tendinea era ad un passo dalla periostite, mi ha fatto una Tecar.
Non prima però di avermi messo sul lettino, "agitato" per bene e aver esclamato:"Sei tutto bloccato, sempri compresso".
Così, manipolandomi con cura, mi ha posizionato per bene e TRAAACK, mi ha scroccriato tutte le ossa, dalle caviglie al collo, passando per ginocchia e schiena.
Per lui dovrei uscire già domani per una mezzoretta tranquilla e forse ripetere la terapia lunedì se il dolore continua.
Adesso ho dolore ma dice che è normale.
Aspetto domani e spero di riuscire a correre....

domenica 28 febbraio 2010

Rinuncia!


E così, invece di essere nel pieno della mia corsa, la "Corsa del Principe" da Salsomaggiore a Soragna, 30Km come lungo in preparazione di Parigi, stamattina sono qui davanti al computer a cazzeggiare.
Il pettorale 1171 che mi era stato assegnato, è rimasto la, chiuso in una busta a Salsomaggiore, in attesa di un ritiro che non avverrà mai, insiema a quel chip voglioso di far beepare i tappeti di controllo.
E' la prima volta in 2 anni che rinuncio a partire per una gara.
Inutile descrivere come mi sento e il timore che lo stop non sia breve, con Parigi ormai a 40 giorni.
Non vedo l'ora di sapere quando posso riprendere!

venerdì 26 febbraio 2010

Ci risiamo!


Questa settimana mi sono allenato poco e in maniera molto tranquilla per favorire la guarigione dal dolore (tendineo? periostite?) che da un pò di tempo mi affligge.
Dopo il lungo di domenica di 25K, con buone sensazioni e poco dolore del giorno successivo, sono uscito martedì e ieri per 2 uscite da 12,5K a ritmo lento (4:45/km e 4:46/km).
Stamani la brutta sorpresa!
Riecco il dolore, più intenso che mai.
Oggi sono giu, a due giorni dalla Corsa del Principe, la 30Km da Salsomaggiore a Soragna, da prendere come un lungo in vista di Parigi.
Oggi ho preso ancora un antinfiammatorio e penso lo farò anche domani.
Se domani sto bene rimando la decisione a domenica mattina.
Poi di sicuro mi farò vedere.
Lo so, dovevo farlo prima, ma la paura che mi dicessero di star fermo e la speranza di uscirne alla svelta mi hanno fatto temporeggiare.
E' un ragionamento del cazzo, lo so, ma la testa di un runner, così come è forte durante una maratona, è debole in situazioni come questa.

sabato 20 febbraio 2010

Piccoli runners crescono...


Visto che questa settimana ho poco da raccontare se non due uscite da 12,5K , una lenta a 4:40/km e una di medio a 4:33/km, convivendo con i miei dolori che, sicuramente, sono in fase di attenuazione, posto le immagini di come sarebbe da affrontare la corsa, ovvero come la affronta mio figlio Lorenzo.
Come tutti i bambini di 6 anni è attratto dal calcio e così l'ho iscritto alla scuola calcio, dove va 2 volte a settimana e si diverte.
Non l'ho mai spinto all'atletica, anche se mi piacerebbe molto, ma penso che a questa età debba solo pensare a divertirsi, a non fare niente di forzato.
Così, quando mi chiede se alle corse che vado a fare ci sono gare per i bambini, mi riempie di gioia, e non ne salta una.
Corre per divertirsi, non sa neanche cosa sia il cronometro.
E così è stato anche sabato scorso, in occasione della vigilia della mezza che ho corso a Portofino.
E se poi lo premia un certo Stefano Baldini.....

lunedì 15 febbraio 2010

5^ Maratonina Int. delle due perle



Eccomi di ritorno da S.Margherita ligure.
Come è andata?
Bene direi!
Il week-end è iniziato sabato mattina, con il carico di tutta la tribù in macchina (moglie e 2 bambini).
Il viaggio tutto ok fino a Genova, quando ho incontrato il diluvio.
Subito a pensare che era un brutto segno, invece all'arrivo a S.Margherita, ha smesso e non ha più piovuto.
Il sabato l'ho dedicato al ritiro pettorale e alla maratonina dei bambini, con premiazione finale direttamente dalle mani del campione olimpico di Atene Stefano Baldini.
Intanto la mia periostite, o presuntatale, continua a richiamare la mia attenzione.
Così, domenica mattina, Aulin dopo la colazione e via verso la zona partenza.
Finalmente riassaporo il clima gara dopo 2 mesi.
Un bel riscaldamento di un quarto d'ora a velocità ridotta e poi in griglia.
Le griglie sono 3, ma l'organizzazione ha pensato bene di mettere nelle prime 2 poco meno di 25 corricori, tutti gli altri 2.200 sono nella terza!
La partenza è caotica e si corre molto lentamente, sicuramente per me è un bene.
Dopo 3 o 4 km il dolore non si sente più, ma non volgio forzare e inizio ad alzare in maniera lenta e costante il ritmo.
Incontro il gruppo di testa che torna dal primo giro; vedo un Baldini tiratissimo e scopro all'arrivo che abbandonerà al 10° km.
Arrivo a Portofino, giro di boa e poi si tona, in scioltezza.
Il dolore non c'è e mi godo il percorso fantastico.
A volte è bello correre così senza pensare al cronometro.
Il secondo giro è ancora più bello, si corre più sgranati e senza traffico.
Chiudo con l'ultimo chilometro a 4min e 09 sec.
Il conometro si ferma a 1h 34min 15" : un buon tempo se penso alle premesse.
Oggi il dolore c'è, ma non è di più della settimana scorsa e questo mi consola.

giovedì 11 febbraio 2010

Punto di ripristino


Avete presente il punto di ripristino di Windows, una delle poche cose intelligenti che i programmatori Microsoft hanno inventato, e che permette di tornare ad un punto precedente della vita di un computer con tutti i suoi software e cancellare le cazzate che si sono fatte e che ne hanno compromesso il funzionamento?
E' vero che si perde anche il lavoro fatto dopo questo punto, ma è quello che vorrei fare io adesso.
Infatti stamattina mi sono svegliato, alzato contento di non sentire dolore, ma alla prima rampa di scale in discesa, ho subito capito che il dolore era tornato.
E' vero che ieri ho alzato un pò i ritmi, ma vorrei cancellare tutto il sovraccarico di lavoro che ho fatto prima dell'infortunio.
Purtroppo per noi umani non funziona così e adesso sono cazzi!

mercoledì 10 febbraio 2010

Progressi?


E si, ho paura a dirlo, ma il day-after tanto temuto di ieri è stato positivo, non che il dolore sia sparito, ma è rimasto lieve e sicuramente non è peggiorato.
Da stamattina basta con gli antinfiammatori, avanti con la crema, ma non più Voltaren ma Artrosilene.
Stasera sono uscito di nuovo per 10,5K e la situazione è ancora la stessa: il dolore c'è ma è controllabile, tende a scemare dopo 3-4 Km per poi andare e venire.
Risultato: media di 4:36/km con 2 Km corsi sotto i 4:30.
Direi ottimo.
Adesso, ormai a freddo il dolore non è aumentato, anzi sembra quasi regredito.
La sentenza, come sempre, a domani.
Venerdì, sempre che tutto proceda bene, l'ultima uscita prevista da 12K e domenica il debutto sulla Maratonina di Portofino.
Penso che il mio unico cronometro sarà il dolore da controllare, con la speranza di finirla con dignità.
P.S.:Grazie a Michele x l'interessamento.

lunedì 8 febbraio 2010

Test


Stasera sono uscito per il test dopo 5 giorni di stop forzato.
7,5 Km corsi lenti.
Il dolore lo sento i primi 3 Km, è leggero ma c'è.
Poi si scalda e tende a scemare, ma va e viene.
Sicuramente mi condiziona anche psicologicamente.
Le gambe sono imballate e i muscoli duri.
Parto a 5 al Km e arrivo a 4:40, poi, al 7° km provo a spostare la forza sui quadricipiti, senza spingere troppo con i piedi per non forzare i tendini.
Faccio i 7° a 4:30 e il dolore non cambia, leggero ma presente.
A casa ghiaccio e dopo cena antinfiammatorio, ma sarà domani mattina il momento della verità.
Speriamo....

sabato 6 febbraio 2010

Siamo sicuri che correre fa bene?


...è quello che mi sono chiesto questa settimana, passata bene nella prima metà con allenamenti tranquilli e di qualità fino a mercoledì sera, quando ho fatto ripetute da 1K. Tutto bene l'allenamento, ma dalla mattina dopo riecco il dolore. Ormai è ben localizzato tra la tibia e la caviglia ed è sicuramente tendineo. Quindi nuovo stop. Da oggi ancora antinfiammatori e Voltaren nella speranza di recuperare.
Domani avevo in programma un lungo, qualcosa mi dice che lo salterò.
E domenica prossima ho il debutto stagionale alla Mezza delle DUe Perle a S.Margherita Ligure...

domenica 31 gennaio 2010

Restart!


Stamattina il restart.
Come dopo una sosta ai box, mi sono alzato e, nonostante i leggero fastidio che ancora sentivo al polpaccio e alla tibia destra, sicuramente amplificato da un fatto psicologico, mi sono vestito, una bella spalmata di Massingen, e via, fuori dai box dopo questa sosta di 3 giorni che mi sono sembrati un mese, pronto a testare se le cure e lo stop forzato siano state producenti.
All'inizio, per i primi 5 km, il fastidio è stato costante, poi, probabilmente scaldandosi, tutto è svanito e sono tornato a godere della corsa.
Il percorso era piatto volutamente, ma sono comunque riuscito a far salire il ritmo concludendo comunque alla media di 4:36/km.
Adesso ho preso un antinfiammatorio a scopo precauzionale e sono in attesa di sentire quello che mi dirà il mio corpo "a freddo".
Nella speranza di non dover rientrare ai box!

venerdì 29 gennaio 2010

Sono fermo


Eh si.
Sono fermo!
Dopo il collinare di domenica e un'uscita tranquilla di 8K lunedì, mercoledì sono uscito per un medio di 12Km.
Ho iniziato subito a percepire fastidio al polpaccio destro e alla tibia, ma poi, dopo qualche chilometro è passato e, senza forzare troppo, ho concluso l'allenamento alla media di 4:30/km.
Il giorno dopo il fastidio si era trasformato in dolore, sopratutto alla tibia, sul lato interno dell'osso.
Subito sono andato su internet e dai sintomi mi sembra di aver inteso che si tratti di un inizio di periostite.
Sicuramente è una forma leggera perchè comunque cammino senza problemi, anzi, sembra mi dia meno fastidio camminare che stare fermo e da quanto ho letto chi l'ha avuta ha sofferto parecchio.
Comunque ho preso due bustine di antinfiammatorio e ho spalmato del Voltaren.
Oggi ancora Voltaren e salto le uscite, penso di valutare di uscire domenica mattina, senza forzare, anche se la voglia di uscire anche stasera era forte.