martedì 31 maggio 2011

Asics Nimbus 13

Eccomi arrivato al cambio gomme: questa volta sono entrato in negozio con l'intenzione di uscirne con un cambio marca ed esco con un ritorno al passato.
Vengo da due paia di Cumulus 12, il primo paio lo divoro senza problemi, il secondo qualche problema me lo dà con un pò di fascite plantare, complice anche un overtraining, e un continuo leggero fastidio ai primi metatarsi, quelli più interni, che si fanno sentire il giorno dopo la corsa.
Mi hanno parlato bene delle Brooks e vado con l'intenzione di provare le Glycerin e le Ghost.
Le Glycerin non mi convincono, lasciano troppo sprofondare il piede durante l'ammortizzazione, le Ghost le sento rigide, anche se a detta del negoziante hanno un avampiede eccezionale se si lavora di spinta: non è il mio caso.
Mi faccio portare ancora le Cumulus 13, quasi convinto a rimanere su casa Asics ma poi vedo che il negoziante mi porge una scarpa stupenda, è la nuova Nimbus 13.
Venendo da ben 5 paia di Nimbus in passato so che si tratta di un'ottima scarpa, molto protettiva, ma poco reattiva e pesante.
La prendo in mano e mi accorgo che ha perso molto peso, adesso pesa meno della Cumulus.
La provo e decido, esco con le Nimbus 13.
Stasera uscita di rodaggio da 8 Km ed ecco le prime impressioni, sicuramente da rivedere più avanti, quando i chilometri passati sotto la suola saranno qualche centinaio.
L'ammortizzazione è la solita Nimbus, ottima; sento la conchiglia dietro il tallone più comoda e morbida, forse lascia addirittura troppa libertà al tallone, ma forse è solo un'impressione che svanisce poco dopo.
Sento anche un certo supporto all'arco plantare, caratteristica che mi mancava nelle Cumulus.
Dopo 4 Km provo a spingere e  mi accorgo che l'avampiede manca un pò di reattività, ma viene compensata dalla leggerezza della scarpa.
Dopo 7Km mi sembra di sentire che il peso viene scaricato più sull'esterno dell'avampiede, quasi sugli ultimi metatarsi, e questo per me può  essere un vantaggio per i problemi avuti.
Poi rientro.
Domani si replica.
Primo giudizio: direi ottimo, anche se sicuramente un pò troppo preventivo.
Il fatto che abbia conservato la stessa protezione ma sia stata alleggerita fino a toccare i 325gr è sintomo di una forte innovazione nei materiali, o di una scarsa longevità.
Ve lo dirò tra un mese.

mercoledì 25 maggio 2011

12° Fosso Bergamasco - Carobbio degli Angeli

8,14 Km
33'28"
temperatura 25°C
posizione classifica 177
punti gara 330
posizione generale 391
punti totali 330

mercoledì 18 maggio 2011

martedì 10 maggio 2011

12^ Maratona d'Europa - Trieste

Per la prima volta nella mia ancor giovane carriera di runner decido di correre una maratona in più nella stessa stagione, infrangendo la regola del "non più di due all'anno".
Così dopo Barcellona comincio a guardarmi in giro, inizio a pensare che Praga mi piacerebbe correrla, ma quando vedo che le iscrizioni si chiudono per l'esaurirsi dei pettorali, opto per Trieste.
La preparazione non va male, tranne presentarsi al via con la solita collezione di dolori.
Mi ritrovo così al via di una maratona che per me è una novità per come si propone: solo un migliaio di corridori, partenza tiepida senza dover stare rintanato in un sacco della spazzatura, percorso che si preannuncia duro con un forte scollinamento da compiere, e tanto caldo in arrivo.
Prima della partenza incontro RobyAo e Foia del forum, scambio due parole, scopro che ho fatto praticamente colazione con Foia senza riconoscerlo, e poi mi metto in griglia con Roby.
Sono le 9 in punto e il colpo di pistola da il via alla mia 6^ fatica.
Parto insieme a Roby ad un ritmo troppo alto, 22'16" dopo 5 km, decido di rallentare un pò e lasciare andare Roby che mi sembra in giornata, cerco di assestarmi su un passo più "comodo".
Al 10° giro in 45'15", è sempre la miedia del 4'36" al km nei secondi 5 km.
Al 15° giro in 1:08:37 media complessiva di 4'34" al km ma sono como a correre così, poi la strada presenta un lungo rettilineo conlo sfondo delle colline, ok ci siamo si inizia a salire.
E così è.
Una lunga inesorabile salita con tratti duri e altri un pò meno, ma sempre costante.
Alla mezza giro in 1:39:07.
Fa caldo, cerco di bere il più possibile ma senza appesantirmi troppo, agli spugnaggi urlo a ragazzi dello staf di bagnarmi e arriva puntuale l'onda di acqua che mi da refrigerio.
E' il 26° Km e sono a 2:02:09 ritmo di 4:42.
Si scollina e inizia la discesa.
Mi accorgo che a sorpresa il ritmo non cambia, cerco di combattere con la mia psiche che dice che ormai la salita è finita, è tutta discesa ed è tutto facile.
Cerco di scacciare questo pensiero e di non pensare alla discesa.
In effetti un runner deve correre anche in discesa, non è come in bicicletta.
Cerco di restatre concentrato e supero gli ultimi partecipanti alla mezza che è partita da Duino, a metà percorso.
Al 35° la discsa finisce e si entra nella periferia di Trieste, sono a 2:45:15, la media è scesa a 4:43.
Adesso il pericolo è impiantarsi, e la strada sembra tornare in leggera salita.
Fa molto caldo, ho dolori ai muscoli e sono stanco.
Finalmente il 40° e il cuore della città.
Il pubblico è inesistente e non posso sfruttare la spinta dell'incitamenteo.
Poi il 42° e l'ingresso nella splendida Piazza dell'Unità d'Italia.
Qui il pubblico c'è e il mio ritmo sale, riesco anche a sprintare, chiudo la mia prova in 3:22:31 120° posto in assoluto, ottimo tempo, sopratutto per le condizioni meteo e per il percorso impegnativo.