Scarpe


La scelta delle scarpe 


Il più grosso problema di ogni principiante, che si avvicina al mondo del running, spesso non giovanissimo e quindi con elasticità tendineo-ossea limitata, è la scelta della scarpa giusta.
E così inizia un girovagare su internet in cerca di consigli.
Forum, siti di vendita on-line e configuratori proposti dai vari produttori di calzature per poi finire a scegliere il più delle volte quella che esteticamente preferiamo.
La scelta non è facile, nessuno lo nega.
I modelli proposti dai produttori sono oltre 200 e vanno da modelli minimalisti a modelli che hanno “a bordo” tanta di quella tecnologia che fanno invidia ad una Formula 1.
Ma allora quale scegliere?
I configuratori dei produttori/venditori sono validi?
Si, sono validi per scremare da 200 modelli a 20, ma si potrebbe rispondere con un’altra domanda: avete selezionato le opzioni giuste nel configuratore?
Siete sicuri di conoscere tutto quello che vi chiedono o cliccate spesso sul valore medio perchè non lo conoscete, e forse non sapete neanche cosa vuol dire “pronare”?
E se anche avete risposto nel modo corretto, quale è il modello di quelli proposti che più è adatto a voi?
Domanda da 1.000.000 di dollari!
Allora andrete in negozio e, se siete coscienti, chiederete consiglio al negoziante, sperando di trovare qualcuno di competente e disinteressato alla vendita.
Alla fine, ammesso che il fattore estetico non vi influenzi, farete la cosa più giusta: le proverete e sceglierete quelle che vi sembrano più adatte.
E questo è il consiglio che vi daranno tutti: provatele.
Si, ma provare cosa?
E’ chiaro che sceglierò la scarpa che mi consigliano e che sento pù comoda, ma può una prova di pochi passi in negozio essere valida.
Sicuramente no.
Forse neanche una prova di 10Km vi darà informazioni ettendibili; secondo me servono qualche decina di chilometri.
Quindi sicuramente la prima scarpa che sceglierete la sbaglierete.
Io dico sempre che le scarpe da running sono come le donne, alla prova sembrano quelle ideali, ma la verità esce alla distanza.
E quando poi penserete di avere trovato la vostra scarpa ideale, e vedrete in vetrina un’altro modello di sciuro vi chiederete: ma sono sicuro di usare la scarpa ideale? Magari quella è meglio!




Nimbus 15

IN USO
 Dopo 3 paia di 14 continuo la tradizione e acquisto il nuovo modello di Nimbus 15.
Il peso si è leggermente alzato di 9 grammi, segno che forse i tecnici Asics si sono accorti di avere esagerato un pò troppo con l’alleggerimento.
Si nota subito un incremento di gel nella parte anteriore e la tomaia con nuovi elementi di rinforzo.
Si mette in mostra anche un nuovo inserto chiamato “fluidride”.
La suola si presenta con una guidance line più lineare che ricorda quella delle scarpe più leggere e lo shank centrale è stato diviso in due.
Alla prima prova non sento lo stesso controllo che avevo con la versione precedente, almeno fino all’atterraggio, poi la rullata è ancora quella.
E’ cambiato anche il rivestito interno che forse risolverà il problema dell’usura delle versioni precedenti.
La linguetta è stata finalmente allargata e le stringhe sono adesso di lunghezza adeguata.
E’ diminuito anche il drop, adesso di 10 mm.

Nimbus 14

FUORI USO
 Apprezzo ancora una volta la diminuizione di peso di questa nuova versione di Nimbus.
Ormai è la mia scarpa, arrivo da 3 paia di Nimbus 13 e nonostante tutti i configuratori mi consiglino l’utilizzo delle Cumulus per via del peso leggero, preferisco tutelarmi e resto su Nimbus.
La 14 pesa 320 grammi e si presenta con 20 grammi in meno. L’allacciatura asimmetrica e la calzata leggermente più larga avvolgono meglio il piede.
Solo la linguetta mi lascia qualche perplessità in quanto copre insufficientemente l’apertura sulla tomaia, e devo far passare le stringhe in maniera anomala per tenerla in posizione.
Le stringhe sono sempre troppo corte.
Durante la corsa il comfort è sempre il classico Nimbus, morbido al punto giusto e sufficientemente rigido per poter spingere.
Ottimo il nuovo sistema di guidance line che permette una corretta rullata.
Il drop è di 11 mm: protettivo.
Non vedo grosse differenze rispetto al modello precedente.

Aggiornamento: dopo 3 paia posso esprimere un giudizio più accurato.
Ottima scarpa con qualche neo emerso subito (vedi sopra), e qualche difetto da registrare alla distanza.
Il mesh interno continua a usurarsi in maniera anomala.
In punta, verso la fine vita, la cucitura cede.
La durata dell’ammortizzazione si esaurisce troppo presto, forse si è cercato di alleggerirle troppo a scapito della quantità di materiale ammortizzante.

Nimbus 13

FUORI USO
Peso 325gr
Torno alla Nimbus dopo qualche problemino avuto con le Cumulus.
Apprezzo fin da subito la rivoluzione sul peso della scarpa: adesso sono più leggere delle Cumulus pur mantenendo il potere ammortizzante delle precedenti versioni.
Rivisto il sistema della conchiglia dietro al tallone che al primo utilizzo lascia un pò perplessi dando l’impressione di sfilamento della scarpa, ma poi ci si abitua e risulta comoda.
L’ammortizzazione ad inserti in gel è la classica Nimbus, ottima, a scapito della fase di spinta sull’avampiede, anche se chiaramente non è una scarpa da usare quando si intende spingere.
Introdotto il nuovo sistema “guidance line” che sembra debba guidare nella fase di rullata il piede, effettivamente sento lavorare i metatarsi più esterni.
Resta invariato il ponte tra tallone e avampiede e l’allacciatura assimetrica.
Pianta stretta ma più spazio in punta.
Sinceramente non ho avuto problemi neanche a spingere, la scarsa reattività è forse compensata dal peso ridotto.
Conclusioni (dopo i primi 100Km): scarpa rivoluzionaria nel peso e conservatrice nella protezione, ma a scapito di cosa? della durata? o è davvero una rivoluzione?
Se così fosse la Cumulus non avrebbe più senso di esistere.

Aggiornameto aprile 2012:
arrivato al terzo paio di Nimbus 13 confermo tutto quanto detto sopra. 
Unica segnalazione riguardo al mesh interno alla conchiglia che si è usurato dopo 500/600 chilometri al secondo paio, mettendo in luce il materiale spugnoso sottostante. 
Attualmente a circa un terzo di vita del terzo paio non ho ancora evidenziato questo problema: aggiornamenti in seguito. 



                     FUORI USO



Vomero+ 6



Peso 329 gr
Acquistate in occasione insieme al terzo paia di Nimbus 13.
La curiosità di provarle mi ha spinto all'acquisto dopo aver sentito vari giudizi positivi.
Alla prima impressione risultano molto morbide e sicuramente adatte ad un passo tranquillo.
Non si può certo aspettarsi da una scarpa del genere di essere reattiva. Non è così tecnica e ricca di soluzioni tecnologiche della rivale di casa Asics, e forse non lo vuole nemmeno essere.
Buone le finiture e i materiali utilizzati.
Mi dà qualche fastidio il retro della conchiglia che mi dà l'impressione di non fasciare sufficientemente la zona del tendine d'achille.
Giudizio comunque positivo per uscite di allenamento tranquille e rilasanti.

 
Cumulus 12



           FUORI USO  




Peso  340 gr
Alla prima esperienza con questa scarpa della categoria A3.
L'ho apprezzata subito per la sua morbidezza nella calzata.
Buono il potere ammortizzante durante la fase di atterraggio sul tallone.
Buona anche la fase di spinta.
Unico apunto sulla linguetta, forse troppo stretta e faccio fatica a posizionarla in posizione corretta.
Abbandono questa scarpa dopo 2 paia per problemi forse non proprio riconducibili alla calzatura


Nimbus 11


              FUORI USO

Peso 350 gr
Ne ho divorate 3 paia per un totale di 2.419 Km.
Ottima protezione ma poca reattività.
Ammortizzate ottimamente sia in fase di atterraggio che sull'avampiede, chiaramente a scapito della fase di spinta.
Abbandonate solo perchè troppo ammortizzate per il mio peso.
La considero un'ottima scarpa, unico difetto le stribghe: si slegano sempre a meno di non fare il doppio nodo.


Nimbus 10



              FUORI USO

 
Peso 356 gr
Ne ho usate 2 paia per un totale di 1.827 Km
Ottima protezione e ammortizzazione.
Scarse in fase di spinta.
Non mi ha convinto l'allacciatura asimetrica, novità di Asics, che poi ha ridimensionato nel modello successivo.
Qualche piccolo problema di vescica sopra le dita esterne dei piedi.




Rider 11
                   

                         FUORI USO


Peso 320 gr
Con questa scarpa ho corso per 923 Km
Ottima durata.
Non mi ha mai convinto del tutto il sistema di ammortizzazione wave sul tallone e forsa, per me, era un pò troppo secca sull'avampiede.
Sicuramente buona in fase di spinta.
E' stata una parentesi tra le  mie Asics, giusto per provare un'altra marca.
Non mi ha mai soddisfatto del tutto.





Landreth 2



              FUORI USO



Peso 320 gr
Km percorsi: 803
E' stata la mia prima vera scarpa da running e quindi il giudizio è piuttosto tecnicamente scarso.
Non ricordo di avere avuto problemi con questa scarpa, tranne forse che il mio arco era un pò troppo alto e l'allacciatura risultava "ampia", non permettendo al piede di essere fasciato correttamente dalla tomaia.