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venerdì 31 dicembre 2010

Resoconto 2010

Anche quest'anno se ne è andato.
Podisticamente parlando come è andata ?
Direi che non è andata benissimo: l'anno l'ho iniziato con un overtraining che mi ha portato alla periostite tra febbraio e marzo, proprio nel pieno della preparazione alla maratona di Parigi.
Sono riuscito comunque a prepararla e a finirla con un'ottima prestazione, di una manciata di secondi sopra il mio personal best.
Naturalmente i chilometri ho dovuto ridurli e mi sono trascinato alle ferie estive avendo corso una maratona (Parigi), una mezza (Portofino) e qualche garetta veloce (Fosso bergamasco).
Alla ripresa degli alleamenti ho cominciato molto prudentemente a prepararmi per la Maratona di Venezia che ho corso regolarmente, aggiungendo un paio di mezze, Monza prima e Riva del Garda poi.
Nel frattempo la periostite è regredita decisamente e adesso è solo un lieve fastidio in alcuni momenti.
Chiudo con 1.915 km corsi (372 in meno rispetto al 2009) e senza neanche un personal best.
Felice comunque di essere uscito da un tunnel, quello della periostite, che mi ha limitato non poco e che mi ha reso consapevole di non essere immune agli infortuni.
Adesso cerco di correre meno, senza strafare, per continuare a farlo.
Buon anno a tutti e che il 2011 sia sempre di corsa!

martedì 13 aprile 2010

Paris Marathon 2010


Eccomi di ritorno dalla tanto temuta e desiderata Paris Marathon.
Un concentrato di emozioni che parte dal dicembre scorso, quando ho deciso di iscrivermi attraverso Terramia. Da alloraun continuo calvario fatto di dolori, periostite, mal di schiena, e scarsa preparazione.
Parto sentendomi impreparato, ma in fondo sereno: verrà quello che deve venire.
I lunghi sono stati pochi e mai più di 32km.
Contro ogni regola di una preparazione, il venerdì vado all'Expo e giro fio a che i piedi mi fanno male, ritiro il pettorale e poi via a vedere la Torre Eiffel.
Il sabato è ancora peggio, già alla mattina mi sparo 300 gradini per arrivare sulla cupola della basilica di Montmartre, per poi scorazzare per tutta la città fino a sera.
Poi "pasta party" offerto da Terramia per fare il pieno di carboidrati e a letto.
E' il grande giorno, l'aria è fredda (4°) e tira un gelido vento.
Decido comunque di correre in canottiera e pantaloncini corti.
Raggiungo il punto di partenza, mi preparo ed entro nella mia griglia, infreddolito nel mio sacco di cellophane che ci hanno dato all'Expo.
Saluto mia moglie e mio figlio che mi aspetteranno al passaggio dell aTorre Eiffel.
Poi lo sparo.
Sono nella terza di 8 griglie, quindi piuttosto vicino al punto di partenza, ma non ci si muove.
Il portale di partenza è più stretto delle griglie e quindi c'è calca, ma questo sarà un vantaggio, peerche appena arrivati sotto il portale, la strada si allarga e si inizia subito a correre.
E' un fiume umano.
Corro rilassato, e cerco di godermi il pubblico assiepato ai bordi della strada che urla in ogni lingua.
Al 5° km una scala dei pompieri è proiettata sopra la strada e sopra ci sono i vigili del fuoco che tifano incredibilmente.
Mi distraggo e non mi accorgo del 1° ristoro, fortunatamente dopo 200mt c' è ancora il tavolo dell'acqua, prendo una bottiglia e bevo due sorsi, so che devo farlo ad ogni ristoro.
Il secondo , al 10°, lo perdo, da quel momento so che non posso più saltarli e starò ben attento a non commettere l'errore.
Entriamo in un parco immenso e il pubblico inizia a diradarsi, sto bene e non sento dolori.
Poi si ricomincia a vedere gente e case, ma siamo chiaramente ancora in periferia.
Al 16° consumo il mio primo gel di integratori e la scena dei pompieri si ripete, in lontananza si cominciano a vedere dei grattacieli.
Il pubblico ricomincia ad urlare.
Continua a rispondere con un gesto a chi mi incita "Forza Italia" leggendo la grande scritta sulla canotta.
Ecco la Senna e sullo sfondo Notre Dame.
Scendiamo a livello della Senna e poco dopo entriamo in un lungo tunnel di almeno un chilometro.
Il Garmin perde il segnale.
Esco dal tunnel e risalgo a livello strada; so che me ne aspettano altri 3.
Al passaggio della mezza ho 1h 40min, buono, ma aspeto i dolori e la crisi.
Intanto al 25° prendo dal ristoro anche una banana, ne mangio un boccone, non l'ho mai fatto, non so se mi farà bene o no.
Ecco la Torre Eiffel: è fantastico correre vicino a questo simbolo della città, altro tunnel e poi ancora uno.
Questo mi resta un pò nelle gambe.
Anche il Garmin va in tilt e segna 1,5 km in più.
Comincio ad essere un pò stanco.
Ecco mia moglie e mio figlio, è sempre un'emozione.
Arriva il 32° e si comincia ad entrare in un parco e il pubblico si dirada.
Si cominciano a vedere i primi "cadaveri".
Poi il 35°, altro boccone di banana e inizia una leggera lunga salita a fianco di un ippodromo.
Sono un pò in crisi.
Raggiungo l'apice e sento la musica di una delle decine di gruppi musicali incontrati sul percorso: è "I wish you are here" dei Pink Floyd, una delle mie canzoni preferite, questo mi carica, anche se poi sedrò un ristoro di solo vino e più avanti i cammelli... che sia ancora nella crisi?
E' il 40°, non ho dolori alla tibia e i muscoli sono stanchi ma ne hanno ancora.
Ho la lucidità di switchare il Garmin sul crono totale e vedo che sono a 10 minuti dal mio Personal Best.
Quasi quasi ci provo: passo sotto il portale dell'ultimo chilometro e provo ad alzare il ritmo, ma subito i miei muscoli protestano e decido di lasciar perdere.
41° siamo ancora in mezzo al parco, come è possibile?
All'improvviso il pubblico diventa intensissimo, la strada si allarga a dismisura.
Poi una curva a destra ed ecco il vialone dell'arrivo.
Là in fondo c'è lo striscione, ho energia per alzare il ritmo e fermo il mio crono a 3h 22 min 48 sec.
Esattamente a 20 secondi dal mio Personal Best, ma non ho rimpianti, anzi sono contentissimo per essere arrivato senza dolori e mi godo l'emozione unica che solo chi ha corso una maratona conosce.
Ritrovo mia moglie e mio figlio: altre emozioni.
Parigi è conquistata.

giovedì 8 aprile 2010

E' giunta l'ora


Ebbene si.
E' giunta l'ora.
Questo è l'ultimo post prima di partire.
Questa è stata la settimana di scarico, di un'altra Tecar e di un massaggio pre-maratona.
Le sensazioni sono buone: il dolore c'è ancora ma diventa solo un fastidio dopo pochi chilometri.
Cosa mi aspetto da questa maratona?
Dal punto di vista cronometrico spero di non andare troppo oltre le 3h e mezza, vista la preparazione carente che ho svolto.
Dal punto di vista fisico spero di non soffrire troppo il dolore poi, al rientro, lo stop sarà d'obbligo.
Spero di correre una maratona senza pensare al tempo e godendomela fino in fondo.
So che al 35° km mi presenterà il conto, e lì si vedrà quanto valgo, soppratutto di testa.

martedì 23 marzo 2010

Forza contraria


Non sono mai stato fatalista, ma ultimamente mi vengono molti pensieri.
Da quando mi sono iscritto per la Maratona di Parigi sono cominciate ad arrivarmi contro situazioni negative.
Del mio problema al tibiale destro ormai ne spete gia troppo, ma adesso che ne stavo uscendo cosa succede?
Sabato mattina mi alzo e, senza motivo a me conosciuto, resto bloccato con un mal di schiena terribile.
"Domani dovevo correre il lunghissimo da 36K", mi dico.
Ma questo non mi ferma e la domenica mattina scendo comunque in strada, e dopo il primo chilometro corso tutto storto, la schiena ha ripreso a funzionare e ho portato a termine la distanza minima che mi ero prefissato:32Km.
Lunedì chiamo il mio massaggiatore per fissare un'appuntamento e continuare la terapia Tecar che mi sta davvero dando benefici: è al pronto soccorso con una costola rotta e non potrà ricevermi per parecchio tempo.
Sono sfigatissimo o ho delle forze contrarie che cercano di ostacolarmi?
Oppure è una prova della mia tenacia.
Al momento preferisco pensare alla seconda delle ipotesi, quindi continuo a darci dentro.
Vedremo chi avrà la meglio!

domenica 17 gennaio 2010

Arrivata !

Oggi non voglio raccontarvi delle mie ultime uscite (14K venerdì e lunghissimo da 28K oggi corso alla media di 4:35/km), ma di quello che ho trovato nella cassetta della posta.
Non nella casella postale elettronica, ma bensì in quella tradizionale, quella vicino al cancello di casa.
Ieri infatti c'era la ricevuta di ritorno di una raccomandata spedita a Parigi.
Come già saprete (vedi post)mi sono iscritto, via Terramia, alla Maratona di Parigi.
Bene, dopo aver spedito il certificato medico, come da regolamento, alla sede dell'ente organizzatore (lo accettano solo in formato cartaceo) oggi ho avuto la formalizzazione della ricezione.
Chiaramente non ho aspettato un minuto, mi sono collegato al sito della maratona e sono andato a vedere nella lista degli atleti iscritti.
Accanto al mio nome c'era il link per scaricare la lettera da presentare all'expo per il ritiro del pettorale.
Già stampata i duplice copia!
Correrò con il pettorale giallo 9717.
Non sto già più nella pelle!