Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova vita, corri la Maratona! Emil Zatopek
mercoledì 12 settembre 2012
Running in the desert
Il sogno l’ho sempre nel cassetto: quello di correre una di quelle manifestazioni a tappe nel deserto. Chi l’ha fatto racconta forti emozioni e spesso ci ritorna.
Quest’anno, complice le vacanze nel Mar Rosso e la voglia di non perdere l’allenamento, sono riuscito almeno ad “assaggiare” cosa vuol dire correre nel deserto.
La sensazione è unica: caldo forte, ma è forse il minore dei problemi.
Ogni appoggio del piede è diverso, il terreno cambia continuamente, sabbia soffice, sabbia dura, sabbia che ti fa sprofondare, sassi, rocce, e non ultimo i continui saliscendi.
E’ molto impegnativo ma mi sono divertito. Quasi ogni giorno, insieme a Francesco, un runner romano, uscivamo per i nostri 8 Km.
Certo, le manifestazioni a tappe saranno sicuramente un altro paio di maniche, e sopratutto, all’arrivo non c’è il bar e la piscina....
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deserto
lunedì 13 agosto 2012
Meglio di così non si poteva
Olimpiadi di Londra 2012: di fronte alla squadra di extraterrestri africani non si poteva sperare di andare meglio.
Ruggero pertile chiude la sua maratona con un ottimo 10° posto con il tempo di 2h 12’ 45”.
E i complimenti devono essere fatti anche a Valeria Straneo che dopo aver condotto per più di metà gara chiude all' 8° posto con un 2h25'27".
In attesa che gli extraterrestri abbandonino la Terra penso che i nostri due campioni possano tornare a casa a testa alta.
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sabato 28 luglio 2012
Nimbus 14: prova su strada
Dopo qualche decina di chilometri posso sbilanciarmi sulla provasu strada delle Asics Nimbus 14.
Venendo dai modelli precedente delle Nimbus non ho trovato nessun problema di adattamento del piede e della meccanica di corsa con il passaggio al nuovo modello.
Sostanzialmente non ho trovato differenze tali da poter dire che la casa giapponese abbia migliorato o peggiorato il prodotto che già di suo era, dal mio punto di vista, già ottimo.
Il diverso disegno del gel ammortizzante potrebbe far pensare ad una scarpa più controllante l’iperpronazione, al lato pratico questa caratteristica non si sente.
L’avampiede risulta invece effettivamente più secco e reattivo.
La leggerezza raggiunta da questo modello è dovuto sicuramente e i nuovi polimeri, ma al tempo stesso il materiale utilizzato è in quantità minore, accorciando di fatto la vita della scarpa.
Se la suola non presenta particolari novità la tomaia mantiene la conchiglia accogliente e protettiva per il tendine di achlle. Si è fatta sentire alle prime uscite la parte che avvolge le ultime dita dei piedi, come se avessere stretto leggermente la pianta, ma poi tutto si è assestato.
Speriamo che la vita media non sia diminuita ulteriormente e che abbiano risolto la scucitura in punta verso la fine vita, problema che ormai si trascinano da anni.
Per chi, come me, ha il collo del piede alto, la linguetta risulta essere appena sufficiente in larghezza, così come le stringhe che da qualche modello a questa parte sembrano sempre più corte.
Come sempre concludo con la mia solita considerazione: “ le scarpe da running sono come le donne, alla prova sembrano quelle ideali, ma la verità esce alla distanza.”
Venendo dai modelli precedente delle Nimbus non ho trovato nessun problema di adattamento del piede e della meccanica di corsa con il passaggio al nuovo modello.
Sostanzialmente non ho trovato differenze tali da poter dire che la casa giapponese abbia migliorato o peggiorato il prodotto che già di suo era, dal mio punto di vista, già ottimo.
Il diverso disegno del gel ammortizzante potrebbe far pensare ad una scarpa più controllante l’iperpronazione, al lato pratico questa caratteristica non si sente.
L’avampiede risulta invece effettivamente più secco e reattivo.
La leggerezza raggiunta da questo modello è dovuto sicuramente e i nuovi polimeri, ma al tempo stesso il materiale utilizzato è in quantità minore, accorciando di fatto la vita della scarpa.
Se la suola non presenta particolari novità la tomaia mantiene la conchiglia accogliente e protettiva per il tendine di achlle. Si è fatta sentire alle prime uscite la parte che avvolge le ultime dita dei piedi, come se avessere stretto leggermente la pianta, ma poi tutto si è assestato.
Speriamo che la vita media non sia diminuita ulteriormente e che abbiano risolto la scucitura in punta verso la fine vita, problema che ormai si trascinano da anni.
Per chi, come me, ha il collo del piede alto, la linguetta risulta essere appena sufficiente in larghezza, così come le stringhe che da qualche modello a questa parte sembrano sempre più corte.
Come sempre concludo con la mia solita considerazione: “ le scarpe da running sono come le donne, alla prova sembrano quelle ideali, ma la verità esce alla distanza.”
domenica 15 luglio 2012
13° Fosso Bergamasco - Selvino
14 luglio 2012
Selvino
27':33"
posizione 127° punti 380
posizione finale classifica generale: 111°
Etichette:
fosso bergamasco,
Selvino
Ubicazione:
Via Scuole, 24020 Selvino BG, Italia
sabato 23 giugno 2012
13° Fosso Bergamasco - Zanica
22 giugno
Zanica
28':04"
posizione 144° punti 362
posizione attuale classifica generale: 102°
Etichette:
fosso bergamasco,
Zanica
Ubicazione:
Via Alessandro Manzoni, 24050 Zanica BG, Italia
domenica 17 giugno 2012
13° Fosso Bergamasco - Valbrembo
15 giugno
Valbrembo
33:26"
posizione 161° punti 348
posizione attuale classifica generale: 129°
Etichette:
fosso bergamasco,
valbrembo
Ubicazione:
SS470dir, 24030 Valbrembo BG, Italia
domenica 10 giugno 2012
Asics Nimbus 14 - Review
Arrivate!
Ecco la prima impressione dopo l'apertura del pacco.
Peso sulla bilancia 322 gr praticamente lo stesso della versione precedente (meno 3 grammi)
Partiamo dalla parte che reputo più importante: la parte inferiore, quella che sta tra il nostro piede e l'asfalto.
A prima vista salta subito all'occhio che è stato tolto uno dei cuscinetti in gel nella parte anteriore, quella che deve ammortizzare all'altezza dei metatarsi, e nella parte del tallone sono stati spostati più indietro. L'impressione è quella di una correzione della zona di ammortizzazione, più necessaria sul retro del tallone, forse pensando ud un atterraggio più pronunciato con il lato estreno del tallone, rinunciando al cuscinetto posteriore.
Chiaramente non so come sia strutturato all'interno il settore in gel, quindi potrei anche sbagliarmi.
La suola è leggermente più strettamentre la "guidance line" è pressochè invariata.
Anche il disegno dei tasselli del battistrata ha subito pochi interventi.
La conghiglia di alloggiamento del tallone sembra legermente irrigidita, ma mantiene le caratteristiche di flessibilità che contradistinguono la Nimbus nella zona del tendine d'achille.
.
Più generoso nelle dimensioni lo shank dadicato al controllo della rullata in fase di spinta
I materiali della tomaia si confermano di qualità con inserti di materiali diversi all'altezza del punti di flessione della scarpa.
Infine l'estetica, che in questa versione limitata dedicata alle olimpiadi non è molto appariscente nei colori, ma è sempre gradevole da vedersi con inserti argentati e le strisce di riconoscimento della casa nipponica dorate.
Calzandola si nota un leggero decremento del differenziale a favore di una maggior reattività.
A presto la prova su strada.
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