Ho aspettato una settimana prima di scrivere qualcosa riguardo a questa Maratona, per permettere alla mia testa di metabolizzarla meglio.
Avevo sempre pensato che riuscire a prepararla tra luglio e agosto era una pazzia: troppo caldo per fare i lunghissimi!
Non so cosa mi ha spinto quel giorno di giugno ad iscrivermi, chiaramente tramite tour operator, visto che i pettorali sono stati bruciati in poche ore.
Ho iniziato subito a prepararlo, tanti chilometri corsi di prima mattina, tante ore sacrificate la sera per andare a letto presto.
Però sono arrivato all’appuntamento con tutta la tabella eseguita a dovere.
Berlino è stata una bella sorpresa, una bella città; l’expo è stato una super sorpresa, ricavato nel vecchio aereoporto della città con spazi enormi e con la solita organizzazione tedesca.
Il giorno della maratona la giornata era l’ideale per correre: temperatura attorno ai 6°C e cielo azzurro.
Alla zona di partenza si accedeva solo se provvisti dell’apposito braccialetto consegnato all’expo, per cui solo i runners potevano accedere all’area, immensa, davanti al Bundestag.
Dopodichè siamo stati incanalati nl parco per essere disposti nelle rispettive griglie.
Sono arrivato nella mia griglia con l’obbiettivo di scendere per la prima volta sotto le 3h e 15 minuti, ambizioso visto il personale da 3h17’06”, ma le premesse c’erano tutte.
Alla partenza, come sempre, ho corso i primi chilometri a continuare a dirmi di frenare, per poi lasciare andare le gambe senza sentire di forzare troppo.
Ci ha accolto un percorso veloce, e sopratutto con un pubblico incredibile.
Noto sempre che i nordici (Danesi, Norvegesi, etc.) sono i più calorosi, pochissimi italiani sul percorso, tanto per sottolineare la nostra completa apatia allo sport che non sia il calcio.
Per tutti i 42 Km non sono mancati gli incitamenti, incredibile quanta gente c’era sul percorso.
I chilometri sono passati via lisci: ho percorso i primi 5Km a 22’20” e poi i successivi a 22’21”; 22’36”; 22’51” .
Un leggero calo fisiologico per passare alla mezza a 1h 35’ 04”.
Perfetto direi.
La media è calata leggermente fino al 36° quando ho iniziato a sentire un pò di crisetta.
Al 38° è cominciata la mia maratona, ma i calcoli mentali mi dicevano che potevo anche arrivare a correre gli ultime 4195 metri a 5 minuti al chilometro, non potevo mollare……
La conferma nei chilometri successivi, la media era di 4’44” al km, era ormai fatta: i dolori erano forti ma stringevo i denti, era la mia occasione.
Poi quando ho girato l’ultima curva a sinistra e ho visto in lontananza la Porta di Brandeburgo, non ho pensato più a niente.
Niente poteva fermarmi: chiudo in 3h 13 min 17 secondi.
Chiaramente nuovo Personal Best.
Gran bella maratona.
La migliore delle 11 che ho corso finora.
Avevo sempre pensato che riuscire a prepararla tra luglio e agosto era una pazzia: troppo caldo per fare i lunghissimi!
Non so cosa mi ha spinto quel giorno di giugno ad iscrivermi, chiaramente tramite tour operator, visto che i pettorali sono stati bruciati in poche ore.
Ho iniziato subito a prepararlo, tanti chilometri corsi di prima mattina, tante ore sacrificate la sera per andare a letto presto.
Però sono arrivato all’appuntamento con tutta la tabella eseguita a dovere.
Berlino è stata una bella sorpresa, una bella città; l’expo è stato una super sorpresa, ricavato nel vecchio aereoporto della città con spazi enormi e con la solita organizzazione tedesca.
Il giorno della maratona la giornata era l’ideale per correre: temperatura attorno ai 6°C e cielo azzurro.
Alla zona di partenza si accedeva solo se provvisti dell’apposito braccialetto consegnato all’expo, per cui solo i runners potevano accedere all’area, immensa, davanti al Bundestag.
Dopodichè siamo stati incanalati nl parco per essere disposti nelle rispettive griglie.
Sono arrivato nella mia griglia con l’obbiettivo di scendere per la prima volta sotto le 3h e 15 minuti, ambizioso visto il personale da 3h17’06”, ma le premesse c’erano tutte.
Alla partenza, come sempre, ho corso i primi chilometri a continuare a dirmi di frenare, per poi lasciare andare le gambe senza sentire di forzare troppo.
Ci ha accolto un percorso veloce, e sopratutto con un pubblico incredibile.
Noto sempre che i nordici (Danesi, Norvegesi, etc.) sono i più calorosi, pochissimi italiani sul percorso, tanto per sottolineare la nostra completa apatia allo sport che non sia il calcio.
Per tutti i 42 Km non sono mancati gli incitamenti, incredibile quanta gente c’era sul percorso.
I chilometri sono passati via lisci: ho percorso i primi 5Km a 22’20” e poi i successivi a 22’21”; 22’36”; 22’51” .
Un leggero calo fisiologico per passare alla mezza a 1h 35’ 04”.
Perfetto direi.
La media è calata leggermente fino al 36° quando ho iniziato a sentire un pò di crisetta.
Al 38° è cominciata la mia maratona, ma i calcoli mentali mi dicevano che potevo anche arrivare a correre gli ultime 4195 metri a 5 minuti al chilometro, non potevo mollare……
La conferma nei chilometri successivi, la media era di 4’44” al km, era ormai fatta: i dolori erano forti ma stringevo i denti, era la mia occasione.
Poi quando ho girato l’ultima curva a sinistra e ho visto in lontananza la Porta di Brandeburgo, non ho pensato più a niente.
Niente poteva fermarmi: chiudo in 3h 13 min 17 secondi.
Chiaramente nuovo Personal Best.
Gran bella maratona.
La migliore delle 11 che ho corso finora.
Complimenti per la tua grandissima gara, Juri.
RispondiEliminaPeccato non esserci incontrati.
Complimenti, gara bellissima e obiettivo centrato alla grande!
RispondiEliminaCome già detto da Foia, mi dispiace non averti conosciuto. Sarà per una prossima volta.