giovedì 19 aprile 2012

29^ Vienna City Marathon

Eccomi qua a raccontare la mia 8^ maratona: la 29^ Vienna City Marathon.
E come sempre mi presento in griglia con i miei dolori.
Parto dal mio albergo in zona Belvedere e grazie agli efficientissimi meziz di trasporto viennesi mi trovo in zona partenza.
Il largo vialone davanti al palazzo ONU è affollatissimo, le griglie sono disposte sulle due corsie che poi porteranno sul ponte che attraversa il Danbio.
Il tempo minaccia pioggia, ma fortunatamente non sarà così.
Mi sorprende che l’organizzazione non controlli l’accesso delle griglie; io mi metto nella mia ma chiunque potrebbe farlo.
Va bè, aspetto la partenza mentre gli elicotteri della TV iniziano a ronzare sopra la testa, e poi il via!
L’intasamento iniziale è il solito e durerà per tutto l’attraversamento del ponte, questo mi costringe al correre il primo chilometro a velocità contenuta: niente di male, anzi.
Finito il ponte giriamo verso il Prater scorgendo la famosa ruota panoramica, adesso inizio a prendere il mio passo.
Il lungo rettilineo in mezzo al parco scorre veloce e senza accorgermi si rientra in città.
Mi fa impressione al chilometro 8 vedere i cartelli del 18° e del 28°, segno che lì dovrò ripassarci altre 2 volte.
Rientrato in città il pubblico si intensifica ed è sempre un piacere.
Il mio ritmo continua ad essere buono e due rapidi calcoli mi dicono che ho una proiezione tra 3h e 15 e 3h e 17, sarebbe Personal Best, ma so che quando arriverà la crisi perderò il vantaggio accumulato.
Riesco però a tenere il ritmo senza sforzare e continuo.
Arrivo senza problemi al bivio che separa i runners della mezza da quelli della maratona, il “traffico” si dirada vistosamente.
Il tempo di salutare mia moglie e di compiere dei passaggi spettacolari davanti ai palazzi storici viennesi e poi ci si rituffa di nuovo verso il Prater.
Ecco il famoso cartello dei 28, dove incrocio i top runners sulla via del ritorno.
Arrivo nel Prater e compio il giro di boa vicino allo stadio, e inizio a sentire la crisi che si avvicina.
Ecco la crisi e nel momento peggiore.
Sono sul lungo rettilineo di quasi 2 chilometri e mezzo da compiere verso un altro giro di boa e poi correrlo a ritroso.
Il parco è monotono seppur bello e la musica epica diffusa dagli altoparlanti non mi sorregge.
Il fatto di vedere i corridori che sono già sulla via del ritorno mi affonda psicologicamente ancora di più.
Finalmente sono in fondo, giro attorno alla casetta ottagonale e comincio il ritorno.
La crisi passa, ma il ritmo è calato come previsto.
Poi si esce dal parco e dopo aver affiancato il Danubio e aver superato il famoso cartello dei 38 si torna in centro.
Gli ultimi chilometri sono uno spettacolo.
Il pubblico si fa sentire e negli ultimi 2000 metri passo sotto numerosi portali animati.
L’ultimo chilometro riesco a spingere sotto i 4 e 30” al km.
Poi svolta a destra e si entra nella piazza del palazzo imperiale.
Spettacolo.
Chiudo in 3h 19m 40 sec e sono contento.
Ottima la birra nel dopo traguardo, sinceramente è la prima volta che mi succede.
Gran bella maratona!

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