mercoledì 2 novembre 2011

Maratona di Bergamo

Dopo aver partecipato e non aver scritto nemmeno una riga di quella che dovrebbe essere la gara della mia città (io ho fatto la mezza in un modesto 1:33:48), più per repulsione alle pecche organizzative che per la mancanza di tempo ormai cronica, finalmente mi decido, sopratutto perchè si tratta di una notizia che potrebbe dare la svolta alla manifestazione podistica.
Dal l'Eco di Bergamo del 27 ottobre:
Finisce un'era per la Maratona di Bergamo. Dopo quattordici anni e undici edizioni (per tre anni s'è gareggiato sulla Mezza) Teamitalia-Assosport lascia il timone organizzativo dell'evento. Lo fa con un comunicato inoltrato alla Fidal Bergamo in cui annuncia la decisione di farsi da parte
Nel testo il comitato organizzatore spiega che «da locali siamo diventati internazionali, con l'orgoglio di essere arrivati a 1000 iscritti. Poi chiede rispetto «perché nonostante le criticità il nostro impegno non è mai mancato»; e infine augura in bocca al lupo a chi ne raccoglierà l'eredità «con la speranza di appassionare Bergamo e i bergamaschi a questa magnifica disciplina sportiva».
La decisione è stato un atto per certi versi dovuto, soprattutto dopo quanto avvenuto durante l'ultima edizione dello scorso 25 settembre (atleti dispersi sul percorso, la Fidal stava per declassare la manifestazione da Internazionale a Nazionale), ma sicuramente non obbligato.
Nel 2009 Roberto Gualdi & C. avevano ricevuto dalla federazione italiana una licenza quadriennale con scadenza autunno 2012. Nulla avrebbe vietato loro di mettersi di traverso e creare un  pericoloso stato di empasse.
Invece ora il nascente «Pool di società bergamasche» ha strada libera sul fronte organizzativo ma è presto per dire che la Maratona ha un futuro e, se sì, quale.

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